28 luglio 2016

Nocciole, è ancora braccio di ferro con l’Olanda

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Continua il braccio di ferro a distanza tra Italia e Olanda dopo che quest’ultima ha iscritto nel proprio registro nazionale tre varietà di nocciole che recano toponimi italiani: la Tonda gentile delle Langhe, la Tonda romana e la Tonda di Giffoni. A intervenire nella querelle è stata questa volta Coldiretti Viterbo, con il suo direttore Alberto Frau che denuncia: “Ci rubano anche le nocciole! La contraffazione dei prodotti agroalimentari italiani, favorita da una legislazione europea ancora drammaticamente carente sul fronte della tutela delle distintività e biodiversità identitarie degli stati membri, fa passi da gigante e ci mette ogni giorno davanti a nuove scoperte. Stavolta, inspiegabilmente, sotto scacco sono le nostre nocciole Dop, vanto della Tuscia. Una violazione che, per fortuna, non è passata inosservata, visto che sulla anomala registrazione, dietro segnalazione di alcuni europarlamentari, sta già indagando il Ministero delle politiche agricole, che ha attivato il proprio ufficio delegato alla repressione frodi”.

Il presidente di Coldiretti Viterbo, Mauro Pacifici, ha aggiunto: “Affronteremo anche questa nuova, plateale aggressione ai danni del made in Italy, come abbiamo già fatto quando siamo scesi in piazza per protestare contro la possibilità di utilizzare polvere di latte per fare formaggi o come quando abbiamo protestato per difendere olio e vino da provvedimenti che avrebbero addirittura legalizzato pratiche criminali di cosiddetto italian sounding, cioè la produzione e commercializzazione di specialità alimentari con nomi o immagini di luoghi simbolo del nostro Paese, ma interamente realizzate all’estero e chissà con quali materie prime. La solerzia con la quale le autorità si sono attivate per sventare questa sfacciata e clamorosa contraffazione ci conforta. La nocciola tonda gentile continuerà ad essere solo italiana, di Viterbo. Con buona pace per chi in Olanda ha pensato di impadronirsi, con un tratto di penna, della nostra storia e del lavoro dei nostri coltivatori”.

Ovviamente, non si tratta di un caso se in Olanda hanno provato a iscrivere queste varietà di nocciola nel proprio registro nazionale. Le sempre maggiore richiesta di questi frutti sul mercato internazionale ha fatto lievitare i prezzi e c’è chi, per tempo, ha fiutato l’affare.

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