Coldiretti Cuneo torna sulla questione dei prezzi delle nocciole piemontesi, dopo che nei giorni scorsi, durante la fiera di Castagnole Lanze (Asti), è stato fissato il loro prezzo a 300 euro il quintale.
Ieri, infatti, presso la sede decentrata di Alba della Camera di Commercio, si è riunita la Commissione per la rilevazione dei prezzi delle nocciole e, secondo Coldiretti Cuneo, durante la riunione “sono emerse ancora una volta quotazioni che non rispecchiano affatto la qualità dei raccolti 2020”.
I rappresentanti dell’associazione agricola in seno alla Commissione hanno sostenuto con forza che “i prezzi in circolazione da fine agosto non sono congrui al pregio delle nocciole di quest'annata e sminuiscono in maniera inaccettabile il lavoro dei corilicoltori cuneesi, impegnati a produrre un'eccellenza distintiva del nostro territorio”.
“È vergognoso e inaccettabile – commenta Roberto Moncalvo, delegato confederale di Coldiretti Cuneo – che per la Tonda gentile trilobata siano confermate quotazioni vicine a quelle delle nocciole turche che, però, non rispondono minimamente ai medesimi standard produttivi, sia qualitativi che etici”.
“È essenziale che l'intera filiera riconosca il valore delle nocciole made in Cuneo – aggiunge Fabiano Porcu, direttore di Coldiretti Cuneo – affinché i produttori siano remunerati come meritano in un'annata molto soddisfacente sotto il profilo qualitativo, con bassissime percentuali rilevate di danni da cimice. Ne va del futuro delle 1.300 aziende cuneesi che coltivano nocciole su una superficie di 13mila ettari, per una produzione totale media di 140mila quintali“.