E’ un bilancio positivo quello del periodo natalizio 2021/22 che arriva da Cascina Scavin, azienda di Castino (Cuneo), in Alta Langa, dove si producono nocciole da tre generazioni e dove si trasformano dal 2016. A fare un primo bilancio di come sono andate le vendite è Simone Vola, terza generazione alla guida dell’impresa avviata dal nonno Davide.
“Dobbiamo ancora quantificare con precisione – spiega Vola – ma la commercializzazione dei nostri prodotti è andata decisamente meglio rispetto al Natale 2020/21. Siamo attorno al 30% in più. Questo risultato, peraltro, è arrivato nonostante in campagna la raccolta non sia stata affatto abbondante, tanto che abbiamo registrato circa il 40% in meno di produzione, e nonostante siamo stati costretti a ritoccare i prezzi, perché oltre a minori quantitativi di nocciole, sono aumentati anche tutti i materiali relativi all’imballaggio”.
Buone notizie, per quanto riguarda le zone delle Langhe, arrivano anche dal turismo. “Nell’autunno scorso – spiega ancora Vola – abbiamo registrato un notevole incremento dei visitatori, tra cui moltissimi stranieri, nella nostra zona. Il fenomeno si è solo arrestato un po’ verso dicembre, dopo il boom di ottobre e novembre. Anche questo è stato importante in ottica di vendite dei nostri prodotti.
Cascina Scavin mette a disposizione un’ampia gamma di prodotti, sia per i clienti professionali (pasticcerie, gelaterie, ecc.), sia per i privati. Il paniere si compone in particolare di crema, farina e granella di nocciole, oltre che di nocciole al peperoncino, alla cannella, caramellate, salate, tostate e altro ancora. Durante la stagione più fredda, inoltre, sono proposte anche praline di nocciole ricoperte al cioccolato, dal bianco, al fondente, al latte.
“Per quest’anno – aggiunge Vola – puntiamo ad ampliare il nostro laboratorio”. Intanto, dal punto di vista agronomico, arrivano buone notizie sul fronte del cimiciato. “Durante l’ultima raccolta – conclude il titolare di Cascina Scavin – non abbiamo avuto molti problemi con la cimice asiatica. In Alta Langa, fortunatamente, sembra che questa tendenza sia in calo”.