21 novembre 2022

Nocciole: i trasformati di qualità piacciono all’estero

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Quali sono i trend in atto nel variegato mondo della nocciola? A offrire qualche spunto al riguardo è un agricoltore a cui piace fare innovazione, e che già oggi trasforma tutto ciò che produce. Si tratta di Devis Bianco, titolare assieme al fratello Mirco dell’azienda Il Nocciolaio di Mango (Cuneo), che si distingue non solo per i più tradizionali semilavorati (granella, pasta, ecc.) per gelaterie e pasticcerie, ma anche per prodotti finiti come le nocciole declinate sull’aperitivo (salate e speziate di volta in volta con salvia, rosmarino, semi di finocchio o pepe e curcuma) o per creme spalmabili molto particolari, tutte all’87% di nocciola: Primavera (con i fiori tipici che qui si raccolgono in primavera, come tarassaco e violette, Estate (con un mix di fiori tipici dell’estate) e Inverno (fiori dell’estate e vino).

Sta piacendo molto – conferma Bianco – l’idea che stiamo proponendo da qualche tempo della nocciola per l'aperitivo. E, visto che si tratta di prodotti trasformati di un certo valore, c’è una maggiore tendenza ad acquistarli sui mercati esteri, in particolare nel Nord Europa e in Europa in genere. In Italia, invece, il mercato chiede soprattutto semilavorati per gelateria e pasticceria. Insomma – rileva Bianco – la differenza nello stipendio medio, si fa sentire anche nel nostro settore”.

Commentando poi la nuova annata, Bianco continua: “Se nel 2021 come azienda avevamo tenuto in termini di produzione, con quantitativi spesso molto superiori rispetto a quello realizzati da altri nostri colleghi, quest’anno abbiamo realizzato circa il 10-20% in meno rispetto alla già non straordinaria raccolta del 2021”.

Tuttavia, un’eccezione c’è. “La qualità è straordinaria – prosegue Bianco, così come sono extra i calibri: facciamo fatica a trovare qualcosa di inferiore al 13, perché vanno quasi tutti dal 13 al 15. Evidentemente, per la zona in cui ci troviamo, con molti dei nostri noccioleti posizionati a nord, le piante non hanno sofferto eccessivamente la siccità estiva e hanno dato pochi frutti ma di ottima qualità”.

Bianco, peraltro, non risente particolarmente dell’andamento dei prezzi delle nocciole, facendo tutto trasformato: “Le quotazioni che ci sono quest’anno non possono dirsi un prezzo. Mi spiego: non si può pagare 300 euro per un quintale. Almeno, dovrebbero essere a 380-400 euro il quintale. E ne sono così convinto che, poiché mi servirà probabilmente del prodotto per finire la stagione, mi accorderò con altri colleghi con prezzi soddisfacenti per entrambi. Sono anch’io un agricoltore”.

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