Le nocciole in Liguria hanno una grande potenzialità e, per questo, è stato organizzato un incontro di approfondimento sul tema sabato prossimo alle 16,30, in via Domenico Cuneo 59/1, a Calvari di San Colombano Certenoli, in provincia di Genova. A fare gli onori di casa sarà l’associazione “Calvari insieme per la nocciola”, che ha programmato questo appuntamento per celebrare il suo primo anno di fondazione. Questa associazione si è costituita, peraltro, proprio con l’intento di svolgere un’azione di stimolo e di supporto per quanti, avendo dei noccioleti da anni abbandonati, intendessero, direttamente o cedendoli in comodato, provvedere al recupero e alla ripresa produttiva della coltivazione.
“Le nocciole della bassa Fontanabuona e della contigua bassa Valle Sturla – spiegano dall’associazione – possiedono caratteristiche che quelle piemontesi o romane non hanno. Sono di dimensioni più piccole, ma in compenso sono assai gustose e adatte all’impiego nella pasticceria. Inoltre nuovi prodotti a base di nocciole ne hanno fatto aumentare la richiesta e il conseguente ottenimento di prezzi più remunerativi. Il nostro obiettivo è di riprendere una coltivazione che fino a una ventina di anni or sono costituiva una fonte di reddito non indifferente per molte famiglie di agricoltori. L’iniziativa è orientata principalmente nel recupero dei noccioleti situati nella fascia collinare tra Prato officioso e la chiesa di Certenoli, che per la loro esposizione possono garantire un prodotto di qualità”.
Durante l’incontro di sabato sarà illustrata l’attività svolta in questo primo anno e sarà presentato il libro di Sergio Rossi “La nocciola ligure”, la cui pubblicazione è stata promossa da un’azienda genovese che sta dedicando particolare attenzione al rilancio di questa tipica produzione dell’entroterra chiavarese.
