23 settembre 2019

Nocciole, in Piemonte prezzi in aumento rispetto allo scorso anno

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La campagna corilicola 2019 è caratterizzata, soprattutto in Piemonte, da un deciso innalzamento dei prezzi, soprattutto a causa del calo della produzione.

Carlo Torchio, segretario Coldiretti della zona di San Damiano d'Asti, ha infatti spiegato in questi giorni: “Sicuramente la produzione è in calo e i prezzi che si sentono sono in deciso aumento rispetto all’anno passato. Le prime impressioni del mercato sono che mediamente si potrebbe andare anche oltre i 400 euro al quintale, almeno per quanto riguarda il progetto di filiera fra Coldiretti e Novi-Elah-Dufour, che prevede una premialità dai 20 ai 30 euro in più al quintale rispetto alle quotazioni massime della Camera di Commercio”.

Diego Furia, direttore di Coldiretti Asti, ha comunque aggiunto: “La situazione è ancora in divenire, anche per il fatto che i quantitativi prodotti variano molto da zona a zona e da produttore a produttore”.

E’ bene tenere presente che, al momento dell’acquisto all’ingrosso, il valore della nocciola viene determinato in base al punto resa, ovvero il peso di un campione di frutti col guscio rapportato a quello senza guscio, il gariglio, e depurato dei frutti bacati, raggrinziti e “cimiciati”.

Marco Reggio, presidente di Coldiretti Asti, ha poi commentato: “Il nostro obbiettivo principale rimane quello di garantire ai corilicoltori astigiani un reddito adeguato e una stabilità nelle forniture e quindi maggiori tranquillità nella gestione dei loro bilanci e dei loro investimenti imprenditoriali”.

Oltre alle bizzarrie del clima, che quest’anno hanno messo a dura prova i noccioleti piemontesi, è tornato anche l’incubo dell’invasione della cimice asiatica, per il quale sono stati chiesti anche recentemente interventi urgenti al nuovo Governo, in primis la possibilità di introdurre la “vespa samurai”, un antagonista naturale a questo insetto.

 

 

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