Le nocciole stanno già crescendo sugli alberi e per gli operatori del settore corilicolo è già il momento per iniziare a fare chiarezza sulle prospettive di mercato di questo prodotto, tenendo conto che la Turchia, con l’80% della produzione mondiale, fa il prezzo di riferimento per le nocciole ovunque prodotte. “Secondo le previsioni appena rilasciate dall’International nut and dried fruit Council – spiega da Istanbul l’Istituto per il Commercio Estero – l’offerta mondiale di nocciole nella campagna 2018-2019 si attesterà a 12,3 milioni di quintali, in leggero incremento rispetto al dato della scorsa stagione (12 milioni).
Secondo la prima stima sul nuovo raccolto in Turchia, 5 milioni e 480mila quintali, venuta fuori dalle organizzazioni agricole del paese già a metà marzo 2018, nella campagna corilifera 2018-2019, il prezzo di acquisto avrebbe dovuto attestarsi intorno alle 15 lire turche, che al cambio con l’euro di oggi fanno quasi 2,80 euro al chilogrammo. Tuttavia, quando la notizia era stata diffusa, a marzo, il prezzo in euro sarebbe stato di oltre 3,11 euro al chilogrammo. Questo perché la valuta turca negli ultimi mesi si è svalutata contro l’euro. Ma negli ultimi tempi le nuove previsioni di raccolto per la Turchia – rese note a fine maggio dalla International nut and dried fruit Council – e pari a 6 milioni e 400mila quintali, legate al miglioramento delle rese per ettaro, ed unite al continuo svalutarsi della lira turca sull’euro, fanno prevedere un crollo del prezzo all’origine delle nocciole fin sotto la linea di pareggio della maggioranza delle aziende corilifere italiane. Dunque, c’è timore soprattutto tra i produttori per le quotazioni che potrebbero avere le nocciole anche in Italia.