13 novembre 2023

Nocciole: la “Bandiera verde” sventola alla Fratelli Durando

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Le motivazioni espresse da Cia, Confederazione italiana agricoltori, parlano molto chiaro: “L’azienda Fratelli Durando sorge nel cuore del Monferrato astigiano, una terra selvaggia ma dolce e ancora autentica, con una conduzione familiare che vanta ettari di campi coltivati fra vigne e noccioleti, dove tradizione e innovazione si tengono per mano, dal 1630 ai giorni nostri. All’interno dell’agriturismo Terra di Origine si producono vini, si lavorano le nocciole e si offrono ai clienti esperienze sostenibili come la visita al Laboratorio delle Nocciole, la Scuola di Nocciole, pranzi, cene e picnic a km zero, attività in fattoria e orto didattico per le scuole. Accanto a ciò, è la sostenibilità ambientale a rappresentare un elemento vincente dell’offerta imprenditoriale. Su gran parte delle strutture si sfrutta l’energia solare. Con la bioedilizia e l’ingegneria naturalistica è stato costruito l’agriturismo. Con gli scarti di lavorazione della nocciola si riscalda l’azienda agricola e si lavora per ottenere, sempre dagli scarti, quanto di più bello e utile sia possibile. Ambiente e tipicità agricola si fondono in un equilibrio perfetto e necessario per garantire qualità e per salvaguardare il territorio. Sono questi gli elementi caratterizzanti e i fattori di valorizzazione dell’offerta aziendale che collocano, di diritto, l’azienda agricola F.lli Durando tra i vincitori del Premio Bandiera Verde Agricoltura 2023″.

Tuttavia, al di là delle motivazioni, la F.lli Durando da Portacomaro (Asti) è molto di più, tanto che Alessandro, terza generazione insieme alla moglie Sara alla guida dell’azienda corilicola, avviata dal nonno e proseguita da papà Luca e dallo zio Francesco (i due “F.lli”, entrambi ancora oggi molto attivi), tiene subito a precisare: “Bisogna venire a trovarci per rendersi conto della nostra realtà. Proprio come fanno i turisti, ai quali offriamo tra l’altro la possibilità di pranzare tra i nostri noccioleti. Dove, da sempre, non facciamo trattamenti. Oggi – aggiunge – tutti i nostri 22 ettari a nocciole sono certificati Piemonte Igp e siamo in fase di conversione per il biologico, dal momento che alcuni nostri clienti ci chiedono di formalizzare anche questo aspetto. Tuttavia, appunto, siamo di fatto bio da sempre”.

La conduzione del noccioleto? “Una filosofia”

E’ infatti una vera e propria filosofia quella che la famiglia Durando adotta nella conduzione del noccioleto. E i metodi praticati arrivano a pensare perfino a nuove modalità di gestione del manto erboso che ricopre i campi. “E’ un dato di fatto – continua Alessandro – che i cambiamenti climatici stanno sempre più incidendo sulla produzione agricola. Nel corso dell’ultima estate abbiamo sofferto molto la siccità, anche perché venivamo da un 2022 particolarmente arido. Nel contrasto a situazioni come questa, stiamo studiando soluzioni di inerbimento innovativo, che prevedono il passaggio con il solo rasaerba e non con la trincia, per mantenere un maggiore livello di umidità nel terreno”.

“C’è un mondo dietro alla nocciola”

Le innovazioni e le sperimentazioni sul prodotto nocciola, tuttavia, sono anche tante altre. “La cosa che cerchiamo di comunicare a chi ci viene a trovare nel nostro agriturismo o a chi acquista le nostre proposte – prosegue Durando – è che dietro alla nocciola c’è un mondo, che va ben oltre il prodotto in sé. Assieme al Politecnico di Torino, infatti, stiamo valutando la possibilità dell’impiego dei gusci di nocciole nel settore della bioedilizia, dal momento che essi sono particolarmente resistenti alle intemperie. Con la Facoltà di Agraria dell’Università di Torino, stiamo seguendo un progetto sperimentale per inserire le pellicine delle nocciole nei mangimi dei bovini. Con l’azienda Nobil Bio Ricerche stiamo sviluppando un altro progetto sempre sulle pellicine delle nocciole, per ottenere olio ad uso alimentare e cosmetico”.

Della nocciola, insomma, alla F.lli Durando non si butta via niente, tanto che attualmente i gusci – l’intera produzione, del resto, è lavorata internamente – sono anche impiegati per alimentare il sistema di riscaldamento dell’azienda.

Quest’anno, come un po’ in tutta Italia, la campagna corilicola è stata avara di soddisfazioni. “Abbiamo raccolto – conferma Durando – circa il 40% in meno rispetto a una produzione normale. A danneggiarci particolarmente è stata appunto la siccità”. Ma il progetto sulla nocciola, appunto, va avanti con grande convinzione, a tal punto che due sono i segmenti di mercato dell’azienda: da un lato il b2b, con i semilavorati (paste, farine, granelle, ecc.) per gelaterie e pasticcerie, dall’altro il b2c, con prodotti finiti per il consumatore finale, come torte, dolci della tradizione (i “Brutti ma buoni”) e creme spalmabili di alta qualità, che si caratterizzano per la semplicità e genuinità: nocciole, cacao e zucchero.

Oltre alla valorizzazione di tutta la propria produzione corilicola attraverso una trasformazione al 100% della materia prima, la F.lli Durando mantiene fede anche a una lunghissima tradizione di famiglia, attiva fin dal 1630. Si aggiunge infatti alle nocciole e all’agriturismo anche la produzione vinicola che, in 4 ettari di superficie, propone le tipicità del Grignolino e del Ruché di Castagnole Monferrato.

Una “Bandiera verde”, quella conferita da Cia a questa azienda agricola, che tiene dunque conto di diversi elementi e che per Alessandro Durando rappresenta comunque solo una tappa, non un traguardo. Conclude infatti commentando: “E’ stata una grande soddisfazione ricevere questo riconoscimento, ma è anche un incentivo per continuare a migliorarsi. In chi ci viene a trovare, del resto, cerchiamo di alimentare la consapevolezza che, dietro al nocciolo, c’è un vero e proprio mondo da scoprire”.

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