15 luglio 2019

Nocciole, la Ferrero guarda anche alla Calabria

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Il Gruppo Ferrero guarda anche alla Calabria per aumentare la propria disponibilità di nocciole. A riferirlo è la Cia Agricoltori Italiani della Calabria, che spiega: “Si aggira sugli 8.500 quintali annui la produzione calabrese di nocciole. In questo contesto, che potrebbe aprire importanti scenari di sviluppo per le attività del settore ma anche per il recupero di molta parte del territorio agricolo attualmente non utilizzato, si inserisce la nascita della rete di imprese “Calabria in Guscio”. L’atto costitutivo dell'iniziativa, che concretizza il progetto per la produzione di nocciole voluto dalla Cia Agricoltori Italiani della Calabria, è stato firmato nei giorni scorsi a Cosenza.

Una nota diffusa al riguardo riferisce: “Questa rete andrà a sottoscrivere il contratto di filiera con il colosso internazionale Ferrero e le nocciole calabresi saranno utilizzate per la realizzazione di prodotti della multinazionale a base del pregiato frutto in guscio. Quello di Cia Agricoltori Italiani della Calabria è un intento che parte da lontano e dopo un'attenta programmazione sta giungendo alla concretizzazione”.

Alla sottoscrizione dell'atto, davanti al notaio, hanno partecipato il presidente di Cia Agricoltori Italiani di Calabria Nord, Luca Pignataro, il direttore Davide Vena, Franco Belmonte direttore di Cia Agricoltori Italiani della Calabria e Mario Caligiuri, in rappresentanza dell'Azienda Torre di Mezzo, partner del progetto, insieme alla società Kalnut, capofila della rete.

Il comunicato continua: “Il risultato ottenuto risponde ad una elevata richiesta della materia prima proveniente dall'industria dolciaria che si avvarrà dell'utilizzo delle nocciole calabresi. Nei mesi scorsi l'azienda Ferrero, multinazionale del settore dolciario che produce la Nutella ed è proprietaria di decine altri marchi conosciuti che utilizzano il prodotto, ha avuto i primi contatti con alcune realtà del settore in Calabria. In particolare, l'azienda secondo quanto prospettato in quella occasione ha l'intenzione di realizzare nella regione 500 ettari di noccioleto allo scopo di incrementare la produzione di materia prima che attualmente in gran parte proviene dalla Turchia.

Da anni esiste e opera, nella zona delle Pre-Serre Catanzaresi, da sempre particolarmente vocata per questo tipo di produzione, il “Consorzio per la tutela e la valorizzazione della nocciola di Calabria“.

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