Frutta a guscio ed essiccata

25 luglio 2024

Nocciole: "Le trappole funzionano, ma serve informazione"

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"All'inizio della primavera pensavamo che sarebbe stata una stagione ottima, da tre tonnellate a ettaro. Poi sono arrivate cascola e cimice a ridimensionare le nostre aspettative, ci aspettiamo una produzione media, dimezzata rispetto alle aspettative".

A dirlo è Fernando Monfeli, produttore, insieme al figlio Roberto, di nocciole, castagne e anche mirtilli nella Tuscia, precisamente a Caprarola (Viterbo), che aggiunge: "Rispetto a quella in corso, per le nocciole abbiamo visto stagioni migliori, fino a 3,5 tonnellate all'ettaro. Quest'anno abbiamo a che fare con una concomitanza di cause, tra cui il secco e l'umido che si sono alternati durante la primavera, e poi l'arrivo della cimice, che di certo non aiuta". 

Le trappole ai feromoni funzionano, ma bisogna conoscerle

Quanto a quest'ultima, Monfeli riflette: "Nei nostri terreni abbiamo fatto un ottimo lavoro con le trappole a base di feromoni, ma per arrivare a risultati concreti dovrebbero impiegarle tutti i produttori, altrimenti la misura risulta inefficace. Un'azione puntuale non è infatti sufficiente, i produttori che non le impiegano vanificano il nostro lavoro e i nostri investimenti". 

Secondo l'imprenditore, non è mancanza di volontà da parte degli altri produttori, semmai di scarsa conoscenza del metodo:

"Lato informazione, ci saremmo aspettati qualcosa di più da sindacati e ispettorato - rileva - Il metodo delle trappole deve essere conosciuto da tutti, deve essere spiegato e divulgato affinché venga adottato in tutto l'areale produttivo".

Tra convenzionale e bio

L'azienda agricola Monfeli, con diversi anni di tradizione alle spalle, ha scelto di difersificare le produzioni. Non solo in termini di coltivazioni, ma anche di metodo produttivo: 

"Io mi occupo di un noccioleto biologico di circa 30 ettari, mio figlio Roberto coltiva una superficie uguale con il metodo convenzionale - argomenta l'imprenditore - In questo modo possiamo sempre rispondere alla domanda di mercato". 

Quanto al caldo di questi giorni, Monfeli precisa: "La situazione non è critica, grazie alle pioggie primaverili le piante non sono in sofferenza, oltrettutto parliamo di una coltura che non richiede interventi idrici costanti.  Negli anni passati abbiamo visto sicuramente di peggio. Quest'anno la siccità, perlomeno per il momento e per le nostre colture, non rappresenta un problema". 

Castagne, sembra una buona stagione

Infine, il punto sulla stagione delle castagne. Monfeli ne coltiva sette ettari: "Come di consueto raccoglieremo a ottobre - conclude - Al netto di colpi di scena, dovrebbe essere una buona annata".

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