14 novembre 2016

Nocciole, nei Nebrodi nasce un comitato per difenderle

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Le nocciole nella zona dei Nebrodi sono sempre più minacciate dai ghiri, tanto che per denunciare una situazione ormai diventata insostenibile è nato in questi giorni il comitato “Nocciolo patrimonio da tutelare”, formato da imprenditori e produttori corilicoli

“Danni ingenti – spiegano i promotori del comitato – sono stati riscontrati nel territorio che comprende i 23 comuni dell’area dei Nebrodi, e in particolare ad Ucria, Raccuia, Sinagra, Tortorici, Castell’Umberto, Montalbano Elicona, Roccella Valdemone. Su circa 5.000 ettari di noccioleti si stima un danno che si aggira tra il 70 e 80% dell’intera produzione. La costituzione del comitato nasce dalla volontà di trovare una sinergia con le istituzioni regionali e nazionali al fine di arrestare questa forza distruttiva che potrebbe definitivamente annientare un settore produttivo di eccellenza per il territorio dei Nebrodi. Il comitato “Nocciolo patrimonio da tutelare”, organizzerà una conferenza stampa sabato 20 novembre alle 10 presso il Castello Federico II di Montalbano Elicona per discutere ed individuare le opportune soluzioni”.

All’incontro, sono attesi tra gli altri: il presidente dell’Associazione culturale Nebrodi Matteo Florena, il professor Basilio Baratta, il presidente dell’Associazione frutto dei Nebrodi Felice Genovese, il presidente della Comunità della Nocciola dei Nebrodi Enzo Ioppolo, l’esperto dottore agronomo Sebastiano Galvagno, i Segretari Generali della Cgil, Cisl e Uil, il segretario dell’Unione Provinciale degli agricoltori, i rappresentanti Cia (confederazione italiana agricoltori) e i rappresentanti di Coldiretti e Confagricoltura di Messina.

“Numerosi – prosegue il comitato – sono gli agricoltori del luogo che lamentano quest’anno il ridotto raccolto della nocciola. L’economia agricola del paese e del territorio nebroideo, basata in gran parte sulla produzione e raccolta della ‘nocciola siciliana dei Nebrodi’, molto apprezzata per l’aroma, il sapore delicato e il retrogusto intenso, rischia di essere messa seriamente in ginocchio. Dobbiamo tutelare questa riserva preziosa, che ha rappresentato la Sicilia al Salone del gusto di Torino e alla Fiera Internazionale di Stoccarda, riscuotendo consensi e apprezzamenti per le sue qualità. Chiediamo pertanto alle Istituzioni di intervenire tempestivamente per preservare e valorizzare questa risorsa fondamentale anche per la stabilità, la conservazione del territorio e per la salvaguardia dell’economia delle aree interessate”.

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