Produzione in netto calo rispetto allo scorso anno ma prezzi soddisfacenti per i produttori. E’ quello che ci si attende nella Tuscia, secondo le previsioni di Pompeo Mascagna, presidente di Assofrutti. Rispetto ai 500mila quintali del 2013, nel 2014 i quantitativi dovrebbero attestarsi sui 250 – 260 mila quintali. “In alcune aree – ha riferito Mascagna a viterbonews24 – il prodotto è scarsissimo, quasi inesistente. E anche la qualità lascia a desiderare. Probabilmente hanno influito negativamente le condizioni climatiche e lo stress subito dalle piante a causa della superproduzione dell’anno passato”. Tuttavia, a fronte di una tale scarsità di prodotto, i prezzi stanno raggiungendo livelli record. “Oggi – dice ancora Mascagna nel servizio citato – siamo a 400 euro al quintale. Ai produttori vengono offerti 9,40 euro a punto resa. Un prezzo con pochissimi precedenti”. Se quindi lo scorso anno la produzione è stata superiore alla norma, quest’anno è nettamente al di sotto, sulla falsariga di quello che sta avvenendo peraltro in Turchia, il maggiore produttore al mondo di nocciole, dove la raccolta 2014 è stata seriamente compromessa dal maltempo dello scorso inverno.
09 settembre 2014
Nocciole, nella Tuscia il raccolto si dimezza
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