08 febbraio 2022

Nocciole: Piemonte tra preoccupazione meteo e caro energia

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Il 2022, per diversi fattori, lascia ben sperare i produttori piemontesi di nocciole. Tuttavia, c’è ancora molta cautela nel fare previsioni, perché ci sono due grandi problemi. Il primo, molto concreto, è quello dell’aumento considerevole dei costi di produzione, conseguenza diretta del rincaro vertiginoso delle materie prime. L’altra questione, al momento, è solo uno spauracchio, ma si basa anche sull’esperienza dello scorso anno: le possibili gelate tardive.

A fare il punto della situazione è Fabio Fresia, titolare de La Costa Nocciole di Torre Bormida (Cuneo), in Alta Langa. “Se la stagione prosegue come è iniziata – spiega Fresia – le premesse per un buon raccolto ci sono. La fioritura è stata infatti decisamente migliore rispetto allo scorso anno, ma è ancora presto per fare previsioni perché il caldo anomalo di questi giorni potrebbe preludere ancora a gelate tardive. Bisognerà scavallare marzo e aprile per essere più tranquilli da questo punto di vista. Inoltre, dovrebbe piovere”.

Poi, c’è la questione dell’aumento dei costi di produzione che continua a preoccupare. “Nella nostra azienda – continua Fresia – che porto avanti assieme a mia moglie Francesca, oltre a produrre Nocciola Piemonte Igp su circa 25 ettari di terreno, trasformiamo anche il prodotto per clienti professionali, soprattutto gelaterie e pasticcerie. Tra l’altro, non avendo al momento un magazzino, lavoriamo su ordinazione, con il vantaggio di offrire quindi tutta la fragranza delle nocciole appena lavorate. Per quest’anno abbiamo deciso di fare una scelta un po’ controcorrente, non aggiornando ancora il nostro listino almeno per i nostri clienti storici, visto che tanti di loro hanno sofferto un anno molto difficile a causa della pandemia. La questione dei rincari, tuttavia, sta diventando molto preoccupante: basti pensare che il concime che usiamo in campagna è passato dai 45 ai 95 euro il quintale; quando ne ordini 200 quintali ti cambia la vita…Analogo discorso può essere fatto per il gasolio, che da 42 centesimi è schizzato a 97 centesimi. Speriamo che in qualche modo la situazione si rivolva in fretta”.

Realtà ultradecennale dal punto di vista produttivo, La Costa Nocciole ha attivato il proprio laboratorio da cinque anni. Oggi, come ha confermato sempre Fresia, il 70% della produzione è destinata ai mercati esteri. “I mercati principali per noi sono soprattutto Germania e paesi del Nord Europa, dove sono tanti gli italiani che hanno una gelateria. Commercializziamo inoltre anche con alcuni paesi dell’Est europeo”.

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