16 gennaio 2018

Nocciole, progetti su Belluno

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E se anche la provincia di Belluno diventasse interessante per la produzione di nocciole, per giunta esclusivamente biologiche? Ormai non si tratta più soltanto di un’idea, bensì di un vero e proprio progetto, sul quale sta lavorando da vicino Coldiretti, in collaborazione con la cooperativa La Fiorita di Cesiomaggiore. A riportare la notizia è il quotidiano “Il Corriere delle Alpi”, dove è scritto tra l’altro: “Dopo la vite, ecco quindi un altro prodotto che potrebbe cambiare il futuro dell’agricoltura montana, dando seguito alla proposta giunta dalla Coldiretti piemontese.

La richiesta di produrre nocciole è venuta direttamente dal basso, dal territorio”, precisa il direttore della Coldiretti, Michele Nenz. Sono circa una ventina, ad oggi, le imprese agricole che hanno dimostrato un particolare interesse verso le coltivazione di noccioli. Si tratta di imprese più o meno grandi in possesso di terreni adatti. Inoltre, un’azienda di Lentiai che produce cioccolata si è già fatta avanti chiedendo di poter acquistare grandi quantitativi di questo frutto per produrre il suo cioccolato. Quindi sono coltivazioni che rispondono a una richiesta specifica del territorio. “Ci siamo orientati – precisa Nenz – dopo vari studi e confronti, sulla nocciola delle Langhe piemontesi, che è di forma rotonda. Una cosa non da poco, visto che la lavorazione meccanica diventa più facile se la forma del frutto è regolare. Queste piante saranno importate nel Bellunese per dare origine alla qualità della “nocciola dolomitica” che nascerà da coltivazioni esclusivamente biologiche. Sarà questa la qualità che dovrà essere piantata soprattutto in Valbelluna e nel Feltrino. Sono piante che hanno un’elevata redditività”.

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