“Il Nocciolo tra tutela e prospettive” è il titolo del convegno in programma oggi alle 18 presso il municipio di Sperone (AV), in piazza L. Lauro. L’iniziativa è organizzata dall’Unione del Baianese Alto Clanis ed è aperta a tutti gli interessati, in particolar modo gli operatori del settore.
Interverranno per l’occasione Marco Santo Alaia, presidente dell’Unione dei Comuni del Baianese Alto Clanis, Giovanni Orefice, consigliere dell’Unione dei Comuni del Baianese Alto Clanis, Carlo Mazza, presidente della cooperativa “Nocciole Irpine” della Cia di Avellino, Salvatore Loffreda direttore regionale di Coldiretti Campania, Vincenzo Alaia vicepresidente della Commissione Sanità della Regione Campania, Maurizio Petracca presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania e Rosa D’Amelio presidente del Consiglio Regionale della Campania.
Il convegno avrebbe dovuto tenersi martedì scorso, ma a causa di impegni istituzionali da parte di alcuni consiglieri è stato rinviato appunto a oggi pomeriggio.
L’evento offrirà l’occasione di fare il punto sul settore corilicolo irpino e della Campania in generale, un comparto che rappresenta una vera e propria eccellenza per questo territorio.
Secondo i dati Istat del 2015, in Italia si contano 71.520 ettari coltivati a nocciolo, di cui 68.600 in produzione. La geografia italiana del nocciolo vede come prima regione produttrice il Lazio, con 45.967 tonnellate annue, di cui 45.000 concentrate nella provincia di Viterbo. Segue la Campania con 39.590 tonnellate annue, di cui 15.200 nella provincia di Avellino. Il Piemonte, sebbene la sua Tonda Gentile delle Langhe sia la più celebre, è al terzo posto con una produzione annua di 20.027. E tra le regioni in crescita c’è la Sicilia, con 11.978 tonnellate, di cui 9.600 nella provincia di Messina.