10 marzo 2022

Nocciolo: ci pensano Terremerse e Fondazione F.lli Navarra

61

E’ questo il momento giusto per investire sul nocciolo. Anche in territori che non hanno una particolare storicità in tal senso, come l’Emilia Romagna, il Veneto e le Marche. Questo, in estrema sintesi, è quanto è emerso dal webinar di oggi pomeriggio sul nocciolo organizzato dalla Fondazione per l’Agricoltura F.lli Navarra di Ferrara assieme alla cooperativa Terremerse.

Nicola Gherardi Ravalli Modoni, presidente Fondazione per l’Agricoltura F.lli Navarra, ha sottolineato tra l’altro: “Vogliamo esplorare alternative rispetto alle nostre colture tradizionali e indagare se anche il nocciolo possa diventare una realtà all’interno del Ferrarese. Del resto, veniamo da due anni difficili per la frutticoltura. E siamo convinti che questa nostra collaborazione con Terremerse possa dare risposte concrete ai nostri imprenditori e che il nocciolo nel Ferrarese abbia le sue chance”.

“Anche noi riteniamo che il nocciolo possa essere una opportunità per i territori in cui siamo presenti – ha aggiunto Marco Casalini, presidente di Terremerse – Anche perché c’è una richiesta importante da parte del mercato. La nostra intenzione è quella di fare una coltivazione del nocciolo non romantica, ma intensiva, rispettosa dell’ambiente, capace di produrre cibo e dare reddito all’agricoltore”.

Marco Babini, responsabile del Progetto Nocciolo di Terremerse (che già segue 70 ettari di noccioleto e una trentina ne ha in programma a breve) ha evidenziato i motivi per cui oggi è conveniente investire sul nocciolo: gli investimenti sono contenuti, i costi colturali sono bassi, c’è la possibilità di un alto grado di meccanizzazione e la necessità di manodopera è bassa. Inoltre, il prezzo è sostenuto per l’elevata richiesta del mercato, si può accedere a strumenti finanziari specifici, i tempi di rientro sono attorno all’ottavo anno (su 30 di produttività complessiva e una produzione che inizia dopo cinque anni), c’è la possibilità della rendicontazione Ocm, ovvero di avere un ristorno del 50% circa sul costo di ogni piantina.

“Questa collaborazione tra Terremerse e Fondazione Navarra è di fondamentale importanza. Sappiamo del resto che il nocciolo è una coltura che dà delle prospettive”, ha commentato Fabio Piretta Project Manager Ferrero HCo.

Potrebbe interessarti anche