Frutta a guscio ed essiccata

07 maggio 2024

Noci, crescono le importazioni

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Secondo i dati aggiornati delle Nazioni Unite del commercio fra nazioni, nel corso dell’ultima campagna di raccolta in Italia si è registrato un fortissimo aumento delle importazioni di noci.

Per quanto riguarda le noci in guscio si è passati dalle 17.500 tonnellate della campagna 2022 a parità di mesi alle 21.100 dell’ultima tornata, con un aumento del ben 20 per cento. I Paesi che hanno maggiormente incrementato le esportazioni verso l’Italia sono stati gli Usa con il 35% in più (che li porta a un totale di 10.700 tonnellate), seguiti dal Cile con +16% e 3.300 tonnellate e dalla Francia con +9% e 5.100 tonnellate.

Il prezzo medio delle noci importate è sceso da 2.98 euro al chilo a 2.19 con una riduzione del 26.5 per cento.

Per quanto riguarda le noci sgusciate l’incremento da settembre 2023 è stato addirittura del 50%, passando da quattro a seimila tonnellate. Il Paese da cui abbiamo maggiormente importato è in questo caso il Cile con 2.500 tonnellate e un +31%, seguito dagli Usa 1.300 tonnellate con addirittura il  +97% rispetto alla campagna precedente ed infine la Germania con 500 ton e un +20 per cento.

Il prezzo medio delle noci sgusciate di importazione è sceso da 5.45 euro al chilo a 4.30, con un decremento del 21 per cento.

Nel complesso quindi possiamo dire che la ridotta produzione del 2023 ha indotto i buyer a spostare i loro acquisti sul mercato estero, per non rischiare di rimanere senza prodotto.

Questo aumento di acquisti Oltreoceano ha però avuto un impatto altissimo di costi per l’ambiente, sono stati bruciati infatti oltre 110 milioni di litri gasolio in più quest’anno rispetto all’annata precedente. Si calcola infatti che per ogni tonnellata trasportata dall’America  in Italia si consumino circa 20 litri di gasolio rispetto ai sette che servono per la merce prodotta in Italia e trasportata in un raggio di 500 chilometri.

L’Op Il Noceto ha terminato lo stock di noci in guscio ma continua la produzione di sgusciato seguendo anche le indicazioni di questa tipologia che è in forte aumento in Italia, probabilmente per l’ingresso tra la categoria degli acquirenti anche delle categorie più giovani di consumatori. Quest’anno anche tutti gli altri produttori di noci hanno terminato in anticipo le vendite per cui la campagna 2024 dovrebbe iniziare con zero rimanenze di merce del 2023.

Quest’anno è presto per fare delle previsioni ma vista l’entrata in produzione di ulteriori 50 ettari siamo sicuri di poter garantire le forniture ai nostri clienti.

Fonte: Op Il Noceto

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