17 giugno 2022

Noci: i rincari generalizzati spingeranno in alto i prezzi

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La campagna 2022 delle noci è prevista al momento sostanzialmente buona, ma anche per questa coltura, dove l’Italia brilla ancora una volta per la qualità, rimane lo spauracchio di un aumento dei prezzi, dovuto ai rincari generalizzati a livello globale.

A testimoniare questa situazione è Denis Fabbri, titolare dell’azienda agricola Fabbri Denis di Forlì che, tra l’altro, applica al suo noceto esclusivamente il metodo di agricoltura biologica. “Per la prossima stagione – spiega – prevediamo una produzione nella media, sui livelli all’incirca dello scorso anno. La siccità, almeno nelle nostre zone, non è stata ancora un problema, anche perché gli impianti sono irrigati. Tuttavia, è da adesso in poi che il caldo potrebbe provocare sofferenze ai frutti e, in ogni caso, l’acqua bisogna sempre utilizzarla con grande parsimonia, e così facciamo anche noi”.

Dal punto di vista commerciale Fabbri è soddisfatto per come si è chiusa l’annata 2021. “Il nostro prodotto è molto ricercato – conferma – e anche attraverso l’e-commerce abbiamo venduto molto, arrivando in tutta Italia, perfino nelle isole”.

Tuttavia, rimane appunto la quasi certezza degli aumenti dei listini per la prossima stagione. “Fino allo scorso anno avevamo mantenuto più o meno sempre il medesimo trend di prezzi. Avevamo assorbito anche l’aumento del gas che già si era registrato a ottobre. Tuttavia, visto che abbiamo l’essiccatore a metano e abbiamo assistito a rincari generalizzati, molto probabilmente saremo costretti anche noi a ritoccare i prezzi, pur cercando sempre di mantenere un punto di equilibrio. Non si può fare altrimenti – conclude Denis Fabbri – anche perché, solo per fare alcuni esempi, oltre a gas metano e gasolio sono cresciuti i costi che sosteniamo per i fitofarmaci, i fertilizzanti, le scatole di cartone e perfino per il corriere di cui ci avvalliamo per le spedizioni”.

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