03 marzo 2021

Noci in guscio: produzione da record nel corso del 2020

59

Per le noci italiane, il 2020 è stato un anno eccezionale. La varietà Lara, in particolare, ha registrato un aumento della produzione media del 20% circa e di oltre il 60% se raffrontato alla sola campagna 2019, che però è stata la peggiore annata degli ultimi 10 anni.

A commentare questi dati, che arrivano direttamente da Ismea, è Giangiacomo Bonaldi, presidente della Op “Il Noceto” di Chiarano (Treviso), che spiega: “Abbiamo avuto un’annata record in termini di produzione e qualità che finalmente permetterà ai soci di compensare almeno in parte le due annate precedenti, che sono state negative per problemi legati alla qualità e, per quanto riguarda il 2019, anche per le condizioni meteo”.

Secondo il report di Ismea, i consumi in Italia nel 2020 hanno fatto registrare l'1% in più in termini di volume e il 5% in più di fatturato, attestandosi a circa 40mila tonnellate di noci in guscio. L’aumento è stato maggiore nella fascia di prodotti confezionati rispetto allo sfuso.

Ottime notizie per i produttori italiani sono anche quelle legate alle importazioni dall’estero, che nel corso del 2020 si sono ridotte del 4% dagli Usa, del 17% dall’Argentina e dal Cile, del 35% dalla Francia e del 94% dalla Spagna.

Sui prezzi servirebbe una campagna di informazione

Michele Sciannimanica, direttore de Il Noceto, aggiunge: “Il mercato ha dato segni di rallentamento a partire dal mese di dicembre, complice forse l’incertezza causata dalle chiusure per covid nel canale Horeca e la mancanza di momenti conviviali nei consumi domestici. Purtroppo, i prezzi euro/kg delle noci di importazione sono diminuiti in media del 10% e, nel caso degli Usa, anche oltre il 20%. Ciò ha reso ancora maggiore il divario tra le produzioni italiane e quelle di importazione, rallentando in maniera significativa le vendite delle noci italiane. Servirebbe una campagna di informazione per far capire i motivi delle differenze di prezzo tra noce e noce, che sono legate alle qualità organolettiche, ai metodi di produzione più o meno rispettosi dell’ambiente, alla categoria di qualità e al calibro”.

Potrebbe interessarti anche