Sono buone le previsioni per la prossima campagna delle noci in terra di Romagna. A testimoniarlo è direttamente Michele Zama che da otto anni, nell’azienda di famiglia Zama Pasquale e figli di Pieve Cesato (Faenza, Ravenna), ha avviato un noceto su 15 ettari di terreno.
“Dal punto di vista produttivo – conferma Zama a myfruit.it – ci attendiamo una buona resa, così come anche sotto l’aspetto della qualità. Per quanto ci riguarda, abbiamo scelto fin da subito di piantare solo la varietà Chandler e ci stiamo trovando bene, quindi continueremo con questa varietà”.
All’interno della sua azienda Michele Zama vende direttamente le sue noci (oltre al miele) e le propone anche in alcune declinazioni semilavorate (lo sgusciato) e in alcuni prodotti finiti (dolci), grazie all’ausilio di laboratori artigianali. La campagna 2020 ha dato soddisfazioni, ma non è stata facile.
Il bilancio 2020
“C’è stato un rallentamento delle vendite a causa dell’emergenza pandemica – prosegue Zama – ma alla fine siamo riusciti a vendere il nostro prodotto, anche se è stata un’annata decisamente più complicata dal punto di vista commerciale. A livello produttivo, invece, il 2020 è andato bene, con 400–500 quintali di prodotto. Peraltro, non siamo ancora a pieno regime, perché devono entrare in produzione altri cinque ettari, dove finora non abbiamo ancora iniziato a raccogliere”.
L'incognita prezzi
La noce è una coltura redditizia e sulla quale consiglierebbe di investire? Su questa domanda, Michele Zama è cauto. “Difficile dare una risposta univoca – dice – anche perché non è tutto oro quello che luccica. La speranza è che si mantengano buone quotazioni per le noci, e su questo aspetto c’è sempre l’incognita della California. Sono gli americani, alla fine, che con i loro grandi quantitativi fanno i prezzi del mercato, e ogni anno è difficile sapere quante ne produrranno”.