E’ un’annata nella norma quella che si profila nel Forlivese per le noci. A confermarlo è, tra gli altri, Denis Fabbri, titolare dell’omonima azienda agricola, all’interno della quale coltiva noci biologiche.
Interpellato da myfruit.it, Fabbri spiega: “La campagna 2022 si presenta nella norma, con quantitativi leggermente superiori allo scorso anno. Fortunatamente, anche durante un’estate così calda, siamo riusciti sempre a irrigare, quindi penso che ci sarà anche una buona qualità dei frutti”.
L’incognita, ora, è rappresentata dai prezzi e dalla concorrenza estera. Ma Fabbri, da questo punto di vista, ha la sua ricetta. “A causa degli aumenti che ci sono stati – spiega – siamo stati costretti a rivedere i nostri listini, con incrementi fino al 10%. Del resto, abbiamo dovuto sostenere costi esorbitanti per il gasolio, i fertilizzanti, gli imballaggi e ancora non è finita, poiché essicchiamo con il gas metano e ci aspettiamo una bolletta almeno triplicata rispetto allo scorso anno. Per quanto riguarda la concorrenza estera, credo che in qualche modo sia inevitabile, ma c’è anche un modo per uscirne: puntare sulla qualità. Io credo, insomma, che si possa convivere con questo fattore, intraprendendo un percorso parallelo. Bisogna anche pensare, del resto, al prodotto in sé. Una famiglia, in un anno, consuma dai 5 ai 10 chili di noci. Se anche questi quantitativi molto modesti li paga 2 euro in più il chilo, da una parte non va in rovina, dall’altra può coccolarsi con un prodotto di elevata qualità”.