Dopo la straordinaria annata del 2020, è tempo di tirare le somme anche per il 2021 della Op “Il Noceto” di Chiarano (Treviso), i cui soci lavorano 460 ettari di noci di varietà Lara, il 60% dei quali già in produzione. Inoltre, proprio quest’anno la Op ha investito circa 1 milione di euro “per poter offrire una migliore qualità di prodotto e maggiori servizi ai propri clienti”.
A fare il punto della situazione è Michele Sciannimanica, direttore della Op, che spiega: “Quest’anno la produzione è tornata normale, sui 30-32 quintali per ettaro, con una buona qualità ma piccoli calibri. Ciò è avvenuto per una somma di fattori: in primis le gelate di aprile, poi il freddo di maggio che non ha permesso ai frutti di ingrossarsi particolarmente”.
Al momento, comunque, le quotazioni rimangono buone. “Sul fronte dei prezzi – prosegue Sciannimanica – dobbiamo dire che per fortuna non abbiamo avuto l’invasione di prodotto americano a basso prezzo che c’è stata lo scorso anno; le noci americane hanno prezzi accettabili. Piuttosto, oggi l’insidia proviene da quelle francesi, che costano il 30% in meno rispetto alle nostre e hanno mediamente anche un calibro maggiore, dai nostri 32-34 mm ai loro 34–36 mm di media. E sono sempre Lara; chiaro che il consumatore non sta molto a guardare la provenienza. Abbiamo comunque deciso di non abbassare il livello di prezzo, data l’alta qualità che proponiamo. La domanda, del resto, attualmente continua a mantenersi nella norma”.
Diversi, inoltre, sono i progetti che la Op sta portando avanti. “Proprio quest’anno abbiamo fatto un importante investimento da 1 milione di euro – aggiunge Sciannimanica – e ora abbiamo quella che è con tutta probabilità la calibratrice migliore al mondo, realizzata da Unitec”. Qualche dato su questa macchina? “E’ top secret, ma è appunto molto efficiente”, risponde Sciannimanica. “Cercheremo inoltre – conclude – di sviluppare nuove prospettive a livello produttivo e qualitativo”.