16 ottobre 2014

Non solo fornitori, ma partner per la grande distribuzione

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Se i mercati all’ingrosso rappresentano il principale canale di vendita per il Consorzio Funghi Treviso, la grande distribuzione riveste comunque un ruolo molto importante dal punto di vista strategico e di servizio nei confronti dei consumatori. «Il 15/20% del fatturato lo sviluppiamo nella grande distribuzione, ma stiamo cercando di implementare sempre di più questo canale » conferma Giorgio Grespan, vicepresidente del Consorzio Funghi Treviso e tra i soci fondatori. Vengono fornite sia catene a livello locale in Veneto che con diffusione di punti vendita in tutta Italia. «L’andamento commerciale è stabile in alcuni casi, in aumento in altri».

Qualità, prezzo e servizio sono ovviamente aspetti quasi scontati e fondamentali per qualsiasi azienda e per qualsiasi canale al quale essa si rivolge, ma quando si tratta di rifornire la grande distribuzione bisogna porre attenzione anche ad altri aspetti. «Bisogna essere partner con loro per far sì che diventi un canale che dia realmente soddisfazioni». Nuovi packaging, nuovi articoli, quindi, «ma in generale, noi produttori agricoli, dobbiamo essere sempre propositivi quando ci interfacciamo con questo canale». Non manca poi la grande cura al servizio. «Sono più rigorosi nei tempi di consegna ed ogni catena ha esigenze diverse da questo punto di vista. Aspetti che amplificano per noi l’attenzione durante le fasi di confezionamento e di etichettatura. Insomma, è un canale esigente in termini di energie e attenzione per noi ».

Tra le varietà di funghi prodotte dal Consorzio Funghi Treviso, le più richieste dalla grande distribuzione sono ovviamente gli Champignon (bianco e crema), fiore all’occhiello dell’azienda, e poi a seguire Pioppini e Pleurotus. «Il miglior modo di conservazione in questo canale sarebbe il banco frigo intorno ai 2/3° gradi». Anche in questo caso il tema della shelf-life è sempre molto sentito. «È anche un nostro obiettivo, nei confronti del quale stiamo riversando molte attenzioni» conclude Grespan.

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