14 ottobre 2014

Non solo Fuji. MelaPiù ora è anche Fujion

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Per vent’anni MelaPiù ha significato solo e soltanto Fuji. Una nuova cultivar ora entra a far parte del Consorzio MelaPiù pronta per essere commercializzata: Fujion. Brevettata dal CIV, nasce dall’incrocio tra la Fuji e una cultivar ticchiolatura resistente: è una cosiddetta Sweet Resistant®, permette, quindi, una sensibile riduzione degli interventi fungicidi e di conseguenza una riduzione delle emissioni di CO2 e minori residui sui frutti.

Dopo essere stati pionieri con la cultivar Fuji, una scelta che si è dimostrata vincente come sottolinea il presidente del Consorzio MelaPiù Gianmauro Bergamini – è la 4° varietà prodotta in Italia con un trend di crescita del 32,34% sul 2006 – ora la scommessa è quella di ripetere lo stesso successo con la Fujion ampliando il target di consumatori. “Dalle analisi e dai test eseguiti tra il 2013 e il 2014 è emerso un ottimo interesse da parte del consumatore” continua Bergamini “e una sorta di sinergia gustativa tra la Fuji e la Fujion. Se la prima varietà è ritenuta particolarmente adatta come snack, l’altra è vissuta come classico fine pasto. Se una è ritenuta ideale per chi ama uno stile di vita moderno e dinamico, l’altra è considerata la mela della famiglia, che piace a bambini, nonni e genitori”.

Si parte con 500mila tonnellate prodotte da cinque dei sei soci di MelaPiù: Agrintesa (Ra) del gruppo Apo Conerpo, Cico (FE), Pempacorer (Bagnacavallo RA), Patfrut (FE) e AFE (Fe). Verranno commercializzate sino a maggio 2015 e vendute con un specifico bollino e un imballaggio ad hoc del Consorzio attraverso una rete selezionata di operatori del Normal Trade e della Distribuzione Organizzata. “Al termine di questa prima campagna di commercializzazione – conclude Bergamini– faremo le nostre valutazioni e decideremo come gestire la nuova varietà anche a livello di divulgazione tra i soci. Le aspettative sono comunque notevoli”.

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