“Da agosto 2022 lo spazio in stiva c'è e anche i contenitori non mancano. I costi dei noli stanno tornando a essere competitivi, la notizia positiva è che stiamo tornando alla situazione pre-pandemia. Se si corre un rischio, è la domanda artificiale creata dalle compagnie marittime, così come non sono da escludere i blank sailing. E poi stanno arrivando le portacontainer ordinate dai principali vettori globali nel periodo pandemico, il che genererà un aumento della capacità di carico in un momento in cui la domanda è bassa”. Così Massimo Delpozzo, chief sales officer di Nord Ovest, ha riassunto a myfruit.it lo scenario logistico globale.
La situazione in pandemia è un ricordo
“Durante la pandemia – ha proseguito – il settore logistico è stato dopato dal sostegno all'economia dei diversi Paesi, oltre che dai diversi lockdown. Oggi i prezzi dei noli si stanno allineando a quelli del 2019, da 10mila dollari si è tornati a meno di tremila. Restano mediamente più alti nella tratta verso il Nord America e un po' diverso è il discorso per i noli reefer, che hanno costi operativi differenti e che dunque difficilmente possono scendere del 50 per cento. Ma le navi vengono di fatto riempite con i container dry, la situazione si sta assestando”.
La merce trova la via
Quanto alle ricadute sulla logistica delle merci del conflitto tra Russia e Ucraina, Delpozzo ha analizzato: “La merce trova la via a prescindere dalla situazione geopolitica e pertanto, con la guerra in Ucraina e le conseguenti sanzioni e limitazioni, si sono aperti nuovi corridoi, per esempio attraverso la Turchia. L'esplosione dei traffici Oltremare, in Italia, è dovuta proprio alla guerra”.
Bene l'Italia
Guardando ai singoli mercati, il manager ha rilevato: “L'andamento climatico ha un'incidenza sull'andamento delle esportazioni e infatti quest'anno l'Italia ha lavorato bene perché Francia e Spagna hanno sofferto con le produzioni. Stava posizionando molto bene anche la Turchia, poi però sopraffatta dal terremoto delle scorse settimane. In generale stiamo notando una maggiore disponibilità di mele e kiwi italiani, ma per alcune tipologie di prodotto, già provate dall'andamento stagionale, si è temuta la tenuta al transito lontano e si è lavorato di più con il Medio Oriente, in modo da evitare problemi una volta giunti a destino”.
Ottimismo per il futuro
Cauto ottimismo per il futuro. “Per quanto ci riguarda – ha riferito – abbiamo in programma un'intensa attività di formazione e di confronto con i nostri clienti, la condivisione è un aspetto del nostro lavoro che ci dà grande soddisfazione. In generale i rapporti che instauriamo vanno oltre la fornitura, anche la tariffa è un aspetto che diventa secondario, perché trattiamo prodotti che possono deperire, dunque per prima cosa il cliente guarda all'affidabilità”.
“Oggi – ha concluso Massimo Delpozzo – non c'è più indisponibilità di trasportatori e la catena logistica, rispetto solo a qualche mese fa, è meno stressata, si è ritrovata la serenità. Nonostante qualche criticità, guardiamo dunque al futuro con positività”.