L’agricoltura deve raggiungere due obiettivi nel presente e prossimo futuro: l’innovazione e la sostenibilità. Con un occhio alle esigenze specifiche del luogo di produzione. Così, se dagli anni ’60 del secolo scorso le innovazioni per la fragola arrivavano da Oltreoceano, California in primis, ora anche i programmi di miglioramento genetico europeo possono essere strategici per sostenere lo sviluppo e la crescita del comparto.
“Il programma di innovazione di Nova Siri Genetics (NSG) nasce per sviluppare il vantaggio competitivo del sud Italia (pensiamo alla stessa Basilicata, ndr) o di Paesi come la Spagna, che possono produrre nel periodo invernale. Pertanto, la precocità è sempre stata un caposaldo della nostra ricerca, utile a garantire il colore, il gusto, la resistenza e raggiungere così anche i mercati più lontani del Nord Europa e rispondere alla destagionalizzazione dei consumi”.
Questa l’apertura della direttrice Carmela Suriano al convegno “L’innovazione che genera valore“, al terzo Open Day di Nova Siri Genetics, azienda specializzata nell’attività di ricerca, sperimentazione e moltiplicazione di nuove varietà di fragola e piccoli frutti.
Le varietà NSG hanno raggiunto quota di mercato 44% in Italia, il 7% in più rispettto alla campagna precedente; in Spagna la quota di mercato è del 6% (+34% rispetto alla campagna precedente).
Il tema dell’innovazione è molto caro a NSG, convinta che l’innovazione possa generare valore per l’intero comparto e renderlo più competitivo e sicuro. Un comparto che, va ricordato, sta affrontando sfide in termini di climate change, riduzione dei prodotti chimici per la difesa delle piante e tecniche colturali più sostenibili, oltre che di nuove esigenze commerciali.
Altro fattore cardine per NSG è quello della protezione delle varietà. “Per una società di breeding come NSG – ha spiegato Carmela Suriano – la protezione di una varietà, oltre a rappresentare una garanzia di redditività, impedisce la riproduzione non autorizzata della stessa e consente di mantenere elevata la qualità del materiale vivaistico. Ma, allo stesso tempo, anche i produttori possono ottenere un importante vantaggio competitivo, poiché possono disporre di un’ampia gamma varietale, proporre il prodotto al mercato per un periodo più lungo dell’anno e allargarsi a nuovi Paesi”.
“Nei prossimi anni – ha concluso Carmela Suriano – pensiamo di sperimentare la formula delle varietà club“.
Thomas Drahorad, presidente di NCX Drahorad, ha posto l’accento sui cambiamenti che fragole e piccoli frutti si trovano ad affrontare a livello globale e sui fattori esterni di complessità che i produttori devono tenere presenti, come le legislazioni nazionali, il cambiamento climatico, le nuove tecnologie di editing genomico, oltre all’accelerazione nell’offerta di nuovi programmi varietali.
Per Drahorad la fragola ha delle grandi opportunità di sviluppo del mercato proprio attraverso l’innovazione varietale, con un percorso simile a quello che ha portato il mirtillo a essere il prodotto più dinamico della categoria dei berries degli ultimi anni.
Il marketing ha costruito una domanda internazionale destagionalizzata di mirtilli che i programmi hanno saputo assecondare modificando negli anni i propri driver di ricerca, concentrandosi prima sulla quantità e le rese per far fronte alla domanda, poi sviluppando le qualità organolettiche e, negli ultimi anni, concentrandosi sulla ricerca di altri elementi di valore, come convenience, segmentazione, branding.
Il valore dell’innovazione
Durante il suo intervento Francesco Mattina, presidente del CPVO-Community Plant Variety Office, ha confermato l’importanza della ricerca e della protezione delle varietà, anche come driver per un maggior vantaggio competitivo per le aziende produttrici.
Il presidente Mattina ha anche presentato uno studio realizzato in collaborazione con l’EUIPO, l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale, che evidenzia i benefici del sistema dei diritti dei costitutori di nuove varietà vegetali, dimostrando come le piccole e medie imprese siano la colonna portante dell’economia europea nel settore della selezione vegetale.
Alessia Schepis, senior consultant di SG Marketing, ha infine proposto una visione di taglio più manageriale e di marketing sul tema dell’innovazione varietale, vera leva per massimizzare le potenzialità di mercato a beneficio dell’intera filiera, capace peraltro di offrire al cliente finale prodotti distintivi, riconoscibili e memorabili nell’esperienza di consumo. Un percorso win-win a beneficio di tutti i player.
“L’elemento chiave che può portare effettivamente valore è l’innovazione varietale, a patto che l’approccio sia di marketing management, così da favorire lo sviluppo economico della filiera e da consegnare al consumatore prodotti dall’esperienza memorabile”.
Un lavoro virtuoso e sinergico della filiera, dai vivaisti ai distributori, impegnati a creare valore: “Porterà maggior aggregazione, un modo più efficace di segmentare e posizionare i prodotti; politiche di marca più efficaci e un’analisi più puntuale per arrivare a gestire ancor meglio il ciclo di vita delle varietà protette”, ha osservato la senior consultant.
Nuove varietà in arrivo targate NSG
Nova Siri Genetics brevetterà un lampone che è risultato interessante per la sua forma, il colore rosso aranciato, le caratteristiche organolettiche e la buona consistenza che lascia integro il frutto al momento della raccolta.
Per le fragole, è stato appena ottenuto il titolo definitivo, da parte del CPVO, della varietà NSG465, nota con il brand Rossetta®. Questa varietà rustica, dalla pezzatura medio grande, si adatta alle produzioni invernali e permette anche l’utilizzo di tecniche colturali più sostenibili, oltre che la coltivazione biologica.