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21 novembre 2024

Nuove norme contro le emergenze fitosanitarie: il punto

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Lo scorso 18 novembre sono state approvate, all'unanimità del Consiglio Ue Agricoltura e Pesca, le nuove norme comunitarie per affrontare le emergenze fitosanitarie. Obiettivo della revisione semplificare e rafforzare le misure esistenti al fine di gestire, più velocemente e meglio, le minacce dovute a organismi nocivi, quindi insetti, acari, batteri, virus, viroidi e fitoplasmi, fattori abiotici, funghi e nematodi.

Il via libera conclude l'iter legislativo per l'approvazione del nuovo regolamento che sarà firmato e pubblicato in Gazzetta ufficiale dell'Ue ed entrerà in vigore venti giorni dopo.

Ma che cosa cambia in concreto? Prima di entrare nel merito meglio ricordare che, secondo il decreto legislativo n.19 del 2 febbraio 2021, con emergenza fitosanitaria si intende “l’insieme delle misure e degli interventi diretti ad assicurare l’eradicazione o il contenimento degli organismi nocivi da quarantena e la riduzione del relativo impatto, anche mediante la realizzazione di interventi urgenti e il ricorso a procedure semplificate, nonché la relativa attività di informazione alla popolazione".

Al via la semplificazione, il monitoraggio e la prevenzione

Le nuove disposizioni approvate possono essere sintetizzate in tre punti. Il primo riguarda l'introduzione di un team di esperti in salute delle piante il quale avrà sostanzialmente due compiti, ossia il monitoraggio delle possibili minacce unitamente alla prevenzione dell'ingresso di organismi nocivi per le piante, e l'assistenza di fronte all'insorgenza di nuovi focolai di parassiti nel continente. 

Il secondo punto rigurda invece lo snellimento delle pratiche burocratiche anche attraverso la digitalizzazione. In caso di focolaio sarà inoltre possibile - ma per averne certezza occorre attendere la pubblicazione del regolamento - il ricorso a principi attivi non ammessi, il che riguarda soprattutto le colture allevate con metodo biologico.

In situazioni di emergenza fitosanitaria, infatti, il nuovo regolament dovrebbero prevedono la possibilità di accelerare le procedure di autorizzazione per l’uso temporaneo di determinate sostanze fitosanitarie, il che potrebbe includere l’introduzione di prodotti fitosanitari biologici o a basso impatto ambientale.

Infine, il terzo punto, ossia i programmi di indagine pluriennali per individuare tempestivamente la presenza di parassiti. La revisione prevede che tali programmi siano più lunghi al fine di garantire di individuare in maniera tempestiva i parassiti: si passa dalla durata attuale di cinque-sette anni, a cinque-dieci. 

Le nuove disposizioni, inoltre, sottolineano l’importanza della prevenzione. In quest'ottica si pone quindi la promozione e l'adozione di best practice quali la rotazione colturale, l'incremento della biodiversità e il ricorso alle varietà resistenti.

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