05 ottobre 2022

Nuovi lanci e sostenibilità, Melinda c’è

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Melinda è tornata a Fruit Attraction portando i suoi principi fondanti e anche le sue novità. Allo stand Apot Melinda – La Trentina oggi Paolo Gerevini, direttore generale Consorzio Melinda, e Jessica Paternoster, trade marketing manager, hanno presentato Melinda Lab, la nuova business unit dedicata ai prodotti derivanti dalla lavorazione della frutta, due nuove linee di prodotto e un nuovo piano di comunicazione TV.

“In un mercato sempre più competitivo e affollato, con consumatori molto più esigenti e attenti rispetto al passato, diventa fondamentale puntare sulla differenziazione dei prodotti e l'ampliamento della gamma. Melinda Lab è una delle risposte messe in campo dal Consorzio per affrontare queste nuove sfide”, ha osservato Paolo Gerevini, che ha aggiunto:  “Con la nuova Business Unit siamo in grado di proporre al pubblico trasformati di elevata qualità, da filiera totalmente trentina e di proprietà, dal campo allo stabilimento, fino al prodotto finito, a marchio Melinda. Qualità costante nel tempo, ricette della tradizione portate nella modernità, innovazioni brevettate e certificazioni all'avanguardia sono i principali asset distintivi del progetto, che mira a farci crescere in settori diversi da quelli tradizionali, avvicinando target più giovani, e ad aumentare la notorietà e la riconoscibilità della marca, valorizzando la qualità superiore delle mele Melinda”.

Sul mercato a dicembre

A Madrid sono state presentate due nuove linee di prodotto, che arriveranno sul mercato a dicembre: una di mousse vellutate in formato doypack formulate pensando a un pubblico più adulto, per ampliare il panorama dei potenziali consumatori, e la linea Melinda Lax, a base di frutta e fibre a sostegno del benessere intestinale.

“I nuovi lanci, così come i prodotti esistenti ad alto potenziale, sono sostenuti da attività di marketing e comunicazione mirate – ha spiegato Jessica Paternoster – Un esempio è la campagna pubblicitaria multicanale dedicata agli Squeez, le merende 100% frutta per i bambini, che quest'anno per la prima volta hanno debuttato in tv e al cinema con uno spot che descrive il prodotto come una merenda gustosa ma allo stesso tempo sana, uno snack divertente da portare sempre con sè. Ora stiamo lavorando al lancio di due nuove linee, in cui l'azienda crede fortemente per aumentare la brand awareness e l'equity di Melinda e per abbracciare nuove esigenze di consumo. Anche per questi prodotti, lato marketing e comunicazione saranno realizzate delle attività ad hoc in grado di favorirne la conoscenza da parte del consumatore e di conseguenza il sell out”.

Eco-coerenti

Intanto, ieri pomeriggio, si è tenuto l'incontro dedicato alla sostenibilità, che da sempre permea le strategie e le azioni del Consorzio. Consorzio che punta alla riduzione dell’impatto ambientale ricorrendo a metodi di coltivazione sostenibili, utilizzando energia proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili, preservando le risorse idriche e conservando i suoi frutti nelle celle ipogee.

Durante l’evento si è parlato della collaborazione per la realizzazione di packaging sempre più ecofriendly con Novamont, azienda italiana leader nel campo delle bioplastiche da fonti rinnovabili, biodegradabili e compostabili secondo lo standard UNI EN 13432. Paolo Gerevini e Rosa Puig Moré, marketing manager Novamont Iberia e board member di Asobiocom (Associazione spagnola delle plastiche biodegradabili e compostabili) hanno illustrato il progetto in corso dedicato a un nuovo sacco in Mater-Bi, la bioplastica biodegradabile e compostabile ottenuta da materie prime di origine rinnovabile di Novamont, attualmente in sperimentazione, e anticipato i passi futuri.

“Siamo onorati e orgogliosi di poter collaborare con un’altra azienda italiana che condivide i nostri stessi valori e fornisce soluzioni per il packaging che sono coerenti con il nostro impegno per la sostenibilità e la bioeconomia. Insieme abbiamo già raggiunto risultati importanti e guardiamo al futuro con obiettivi ancora più ambiziosi”, ha concluso Paolo Gerevini.

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