E' ancora prematuro parlare di toto-ministri, ma un segnale al mondo agricolo da parte di colei che con buone probabilità riceverà l'incarico a formare il nuovo governo è arrivato.
Sabato scorso Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, ha infatti scelto il villaggio di Coldiretti allestito nel parco Sempione di Milano per il suo primo intervento pubblico post elezioni. Tre i temi su cui ha puntato: caro-energia, sovranità alimentare, Unione europea.
Risposte convincenti
Durante la visita al villaggio, Meloni, accompagnata da Francesco Lollobrigida e Ignazio La Russa, ha incontrato Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, e Vincenzo Gesmundo, direttore generale.
“Vogliamo dare risposte efficaci e convincenti, restituendo una strategia industriale che l'Italia non ha da troppo tempo – ha dichiarato Meloni – Non bisogna disturbare chi crea ricchezza”.
Caro-energia al primo posto
“Serve uno Stato che parli con i corpi intermedi e con le associazioni di categoria, a partire dal tema caro-energia – ha aggiunto – Sono in contatto costante con il governo uscente, il tema è fermare la speculazione”.
La politica ha poi anticipato la strategia che desidera adottare in Europa: “La postura italiana del nuovo governo in Europa sarà quello di mettere davanti l'interesse nazionale”, ha precisato.
Il sovranismo alimentare
La leader di Fratelli d'Italia ha poi riferito ciò che ha in mente per tutelare il settore agroalimentare.
“Sull'agroalimentare – ha riferito – ci sono tre grandi questioni. La prima è la sostenibilità ambientale, sociale ed economica, vogliamo difendere l'ambiente con l'uomo dentro. Il tema della protezione è la seconda: qualità, difesa del marchio e delle filiere. La sovranità alimentare è la terza questione, ed è centrale: ci hanno raccontato che il libero commercio senza regole ci avrebbe reso tutti più ricchi, ma non è andata così, la ricchezza è concentrata verso l'alto e ci siamo indeboliti, dipendiamo da tutti per tutto”.
Le richieste di Coldiretti
Prandini, dopo aver chiesto interventi urgenti per il contenimento dei costi energetici, ha ricordato a Giorgia Meloni le proposte di Coldiretti per il nuovo governo: bacini di accumulo anti siccità in grado di trattenere il 52% dell’acqua, energie rinnovabili e semplificazione della burocrazia per biometano e biogas, a creazione di un ministero della sovranità alimentare per concentrare le competenze che a suo avviso sono sparse in diversi ministeri.
Fra le urgenze dei primi cento giorni di Governo, Prandini ha indicato il contenimento della fauna selvatica che distrugge i raccolti e compromette il futuro delle aziende e degli agricoltori.