È Donatella Prampolini Manzini, presidente della Realco di Reggio Emilia, il nuovo presidente del Gruppo D.iT. La decisione è stata presa dal Cda della centrale di acquisto “a sorpresa”, come afferma in una nota la stessa azienda della distribuzione organizzata che opera sul mercato con i supermercati Sigma e i discount ECU e Economy.
Tra le motivazioni della scelta da parte dei consiglieri che l'hanno portata al timone del gruppo, del quale fanno parte anche il Gruppo Sisa e Coal, quella di scegliere una figura ideale per “fronteggiare il mercato e le sue difficoltà”. Difficoltà per il mondo della distribuzione organizzata, sempre secondo quanto si legge nelle nota, sono dovute soprattutto anche alla “confusione” che si è venuta a creare dopo l'uscita di Auchan dal mercato italiano. “Ciò che è certo – continua il comunicato – è che per superare questo momento di impasse sono necessarie fluidità di relazioni ai massimi livelli con il massimo della professionalità”.
Da ricordare come, circa un anno fa, con la nascita del Gruppo Levante, del quale D.iT fa parte insieme a Crai Secom, cambiò anche l’assetto delle supercentrali, poiché il nuovo gruppo aveva stretto un accordo con la Centrale Auchan Italia. L'accordo contrattuale, ora, proseguirà sino alla naturale scadenza, ossia il 31 dicembre 2021, come si legge anche nel bollettino dell'Agicom dello scorso 18 novembre in merito all'acquisizione da parte di Conad della rete italiana del player francese.
Da qui la scelta di farsi guidare da Donatella Prampolini Manzini che oltre ad essere Presidente del Gruppo Realco, è anche Presidente della FIDA, la Federazione Italiana dei Dettaglianti dell’Alimentazione e vice Presidente nazionale di Confcommercio. “In particolare è la persona incaricata dalla Confederazione ai rinnovi dei principali contratti del settore, nei tavoli Ministeriali e nel confronto con i sindacati all'interno degli Enti Bilaterali, ovvero la carica più delicata nell’Organizzazione e che il prossimo anno vedrà il suo momento di rinnovo, in un periodo storico, economico e Legislativo davvero complicato”.