06 settembre 2019

OI Pera, “il Governo aiuti le aziende con sgravi fiscali”

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Se le istituzioni pubbliche – dal Ministero al Comuni passando da Regione Emilia-Romagna, sindacati e prefetture – non mettono in campo interventi immediati di sostegno, una parte significativa delle aziende del settore pericoltura rischia di non sopravvivere. È il grido d'allarme lanciato dal presidente di OI Pera Gianni Amidei nel corso del Comitato di coordinamento convocato lo scorso 4 settembre per parlare della gravissima crisi che sta interessando il comparto.

Gianni Amidei presidente di OI Pera

“Le raccolte non sono ultimate, ma è parere ormai consolidato che rispetto al calo già importante evidenziato in sede di previsioni a metà luglio, i volumi con requisiti adatti per essere immessi sul mercato saranno ulteriormente ridotti in maniera significativa per i problemi indotti dalla forte presenza di cimice asiatica e alternaria, non prevedibili in fase previsionale – ha dichiarato Amidei – è  un calo produttivo importante che difficilmente permetterà di ottenere una PLV sufficiente a garantire reddito e non di carattere congiunturale ma strutturale delle aziende. E’ un problema gravissimo che sta mettendo in seria difficoltà un settore, che rischia inevitabilmente di perdere per sempre una parte significativa delle aziende, non in grado economicamente e strutturalmente di fare fronte a perdite di reddito così importanti”.

Il presidente dell'organizzazione interprofessionale lancia un appello alle istituzioni evidenziando alcuni interventi prioritari per scongiurare la debàcle che avrebbe  effetti negativi per tutto l'indotto agricolo in Emilia-Romagna:  misure a breve termine per un aiuto economico e concreto alle aziende quali la sospensione delle rate dei mutui e del pagamento dei contributi previdenziali, sgravi fiscali, attivazione e rifinanziamento da parte del Governo del Fondo di Solidarietà; agire sull’aspetto assicurativo studiando piani più pertinenti al problema e migliorandone le condizioni di accesso e  migliorare le condizioni di aiuto alla difesa, innalzando la quota di finanziamento all’80% e facilitandone l’accesso, con misure più idonee e soprattutto più applicabili, rispetto alle attuali; dare supporto al Ministero perché il Disciplinare di produzione nazionale risponda alla nuova situazione e al contempo sia il riferimento e la garanzia di uno standard produttivo caratterizzato da salubrità alimentare e dell’ambiente.

In questa annata di scarsa disponibilità di prodotto, chiosa Amidei, il rischio è di vedere aumentare pere di importazione estera naturalizzate come prodotto made in Italy: ” Ricordiamo che queste pratiche non sono ammesse dalla legge e come OI Pera sensibilizzeremo le autorità competenti affinché vengano effettuati controlli stringenti sull’origine della merce”.

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