È tempo di preparazione dei terreni che ospitano la coltivazione di fragole per i soci della OP Terre della Luce, nuova organizzazione di produttori della Basilicata che ha visto il suo battesimo durante l'ultima edizione di Macfrut a Rimini (vedi qui). E a ottobre, quando cominceranno le operazioni di messa a dimora delle piantine, gli ettari dedicati complessivamente alle fragole da parte dei soci saliranno del 25% in più rispetto allo scorso anno, a conferma del grande investimento in questo frutto in questa regione diventata la capofila in Italia nella coltivazione delle fragole, con il netto predominio della cultivar Sabrosa.
“Dopo aver disinfettato e lavorato finemente il terreno – spiega il tecnico di Terre della Luce Antonio Tuzio – viene realizzata la baulatura e la pacciamatura con film plastici. Queste tecniche consentono di mantenere l’umidità del terreno ad una temperatura più elevata nei mesi freddi e di tenere lontane le erbacce. Il 100% degli impianti delle nostre aziende socie è realizzato in tunnel serra, strutture di protezione dagli agenti atmosferici e in grado di garantire le temperature ideali per la crescita dei frutti anche nei periodi più freddi. Le tecniche agronomiche adottate dai soci dell’OP per la preparazione dei terreni sono altamente specializzate e rispettose dell’ambiente”.
Il 40% del fatturato complessivo della nuova OP arriva dalle fragole che l'anno scorso occupava 110 ettari, per l'85% realizzati con la cultivar Sabrosa, la più diffusa in tutta la Basilicata e che poi viene commercializzata con il noto marchio Candonga Fragola Top Quality®. “Programmazione della produzione e miglioramento della qualità – afferma Salvatore Andrisani, vicepresidente di Terre della Luce – sono le azioni che la nostra OP mette in campo per offrire al mercato una fragola di altissima qualità”. Obiettivi per la prossima campagna? “Guardiamo alla prossima campagna con fiducia – conclude Andrisani – considerata la crescente domanda di mercato per la nostra fragola, sempre più apprezzata per le sue caratteristiche organolettiche e provenienza”.