01 settembre 2021

Oranfrizer investe in nuove tecnologie

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Tra le diverse novità che le aziende ortofrutticole presentano a Cibus 2021, la fiera internazionale dell’alimentazione in corso al quartiere fieristico di Parma, c’è quella di Oranfrizer, realtà nata nel 1962 come impresa familiare e dal 2019 facente parte del gruppo internazionale Unifrutti, che proprio quest’anno ha portato avanti importanti investimenti nelle nuove tecnologie in campo.

A illustrare le novità il responsabile marketing, Salvo Laudani (nella foto), che spiega: “Sui nostri agrumeti, a cominciare dalle nostre arance della piana di Catania, abbiamo iniziato a impiegare droni e satelliti per mappare e monitorare tutte le esigenze che le piante hanno sul campo. Il tutto, integrato da un adeguato impianto di fertirrigazione. Grazie alle scansioni che ci arrivano dall’alto -prosegue Laudani- riusciamo a sapere in tempo reale dove intervenire, eliminando gli sprechi e controllando anche eventuali esigenze dal punto di vista dei trattamenti fitosanitari, effettuando quindi soltanto quelli necessari”.

Il momento che sta vivendo l’azienda, del resto, è molto positivo. “Siamo molto soddisfatti per come è andato il bilancio 2020. L’arancia, che in assoluto è la seconda referenza ortofrutticola più acquistata dagli italiani dopo la mela, è stata molto ricercata lo scorso anno, anche a causa dell’emergenza pandemica. Il consumatore, in altri termini, ha sempre più preferito alimentarsi in modo sano e consapevole. Questo ha determinato un apprezzamento dell’arancia e, a un certo punto, è mancata addirittura la disponibilità. Abbiamo chiuso quindi il 2020 con un bilancio in netta crescita e ora siamo proiettati a sviluppare il concetto di agricoltura 4.0 con nuove tecnologie. Del resto – prosegue Laudani – siamo un’azienda a filiera lunga, nel senso che controlliamo tutta la filiera fin da collaborazioni per lo studio e lo sviluppo di nuove cultivar, per arrivare al prodotto finito”.

Oranfrizer oggi può contare su una base produttiva di oltre 1.700 ettari di terreno in tutta la Sicilia. Oltre all’arancia rossa di Sicilia proveniente dalla piana di Catania, che rimane il core-business (sia in prima gamma sia in succhi freschi), l’azienda catalizza diverse eccellenze ortofrutticole dell’isola, dal limone di Siracusa all’uva di Mazzarrone, dalla pesca di Leonforte al pomodoro di Pachino, ponendosi sempre più nei confronti dei buyer di tutto il mondo (Giappone e Usa sono tra i principali paesi importatori dei prodotti Oranfrizer) come un vero e proprio paniere del “best of” del made in Sicily.

Oranfrizer ha chiuso il 2020 con un fatturato Fruit (prima gamma) di 50,39 milioni di euro e un fatturato Juice (succhi di frutta) di 4,9 milioni di euro, esportando 931,45 tonnellate di prodotti su una produzione totale di 38.395,03 tonnellate. L’arancia rossa incide nella produzione totale per 14.200,08 tonnellate, i prodotti bio ammontano a 916,21 tonnellate.

Unifrutti Group, tra i global leader nella produzione, commercializzazione e distribuzione di frutta fresca di alta qualità di cui Oranfrizer fa parte dal 2019, ha consolidato un 2020 con risultati senza precedenti nonostante le complessità dello scorso anno che hanno influito sull’intero settore. I ricavi proforma, pari a 709 milioni di dollari, evidenziano un incremento del 5% rispetto ai ricavi netti al 31 dicembre 2019, pari a 676 milioni di dollari, con circa 647 milioni di tonnellate di prodotti venduti nel 2020.

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