Il consiglio di amministrazione di Origine Group esprime in una nota completa condivisione per le riflessioni sulla crisi ortofrutticola emerse nella riunione dell’8 luglio scorso al Cso Italy, dove erano presenti, tra gli altri, il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e l'assessore regionale all'Agricoltura, Alessio Mammi.
“Origine Group – spiega la nota aziendale – è un esempio di successo di quella aggregazione di cui si è parlato nella riunione del Cso. Infatti Origine Group, nei suoi cinque anni di vita, può vantare l’apertura di nuovi mercati e la realizzazione di politiche di marca per valorizzare la frutta dei nostri produttori. Lo sviluppo commerciale, inoltre, è andato di pari passo con lo sviluppo di nuove varietà, come nel caso della pera “Fred” di cui Origine Group ha l’esclusiva per l’Italia. Ne è derivato un incremento nel numero dei gruppi associati, oggi arrivati a nove con l’adesione più recente di Minguzzi Consortile e dei cileni David del Curto e Copefrut, che si sono aggiunti ad Apofruit, Salvi, Spreafico, Granfrutta Zani, Frutta C2 e Kiwi Uno.
Come rimarcato anche nella riunione del Cso Italy, per risollevare le sorti del comparto ortofrutticolo nazionale sono però necessari anche progetti di filiera che aiutino i produttori e le imprese commerciali ad affrontare lo scenario dei mercati globali. Una idea condivisibile è partire dalla pera, con un progetto sull’Igp Emilia Romagna che diventi l’elemento di coesione della filiera per affrontare in modo più incisivo i mercati nazionali e internazionali.
Le aziende socie di Origine Group sostengono pertanto un progetto sull’Igp Pera che preveda azioni coerenti e integrate per: aiutare gli agricoltori ad adottare lo standard e la certificazione Igp; assegnare alle imprese agricole certificate Igp una priorità nell’ambito del Psr; implementare una campagna di marketing per la pera Igp sia a livello nazionale che internazionale; favorire l’export della pera Igp su nuovi mercati; incrementare la collaborazione e l’integrazione all’interno della filiera pericola. Tutti i soci di Origine Group si sono detti disposti a sostenere il progetto, che potrebbe poi essere allargato alle altre colture, senza dimenticare che altri interventi a livello delle imprese agricole sono necessari per ridare competitività alla nostra frutticoltura e invertire quella tendenza negativa che ha fatto perdere all'ortofrutta emiliano-romagnola oltre 19mila ettari negli ultimi 15 anni”.