Maggiore attenzione al prezzo dell'ortofrutta, con il conseguente acquisto di prodotti in promozione e di stagione. Questa la tendenza negli acquisti di frutta e verdura da parte dei consumatori italiani nel 2022 (rilevata da una indagine SGMarketing su un campione di 1.000 responsabili acquisto) che Alessandro Canalella, chief commercial officer del Gruppo Orsero e Ad di Fruttital Srl e Simba Spa, conferma a myfruit.it con un “ma” che cambia decisamente le cose.
“Ci riconosciamo in queste tendenze – spiega il manager – anche se registriamo nei nostri dati un incremento che va un po’ in contrasto con quanto rilevato dall’analisi: quello delle vendite di frutta esotica, che ha un valore al chilo mediamente superiore rispetto a quello delle referenze in promozione e di stagione. A trainare la curva di crescita dell’esotico è l’avocado, che fa parte di quei prodotti ancora nuovi per il mercato italiano ma già protagonisti dell’evoluzione delle abitudini di consumo nazionali, su cui si modificano di conseguenza anche gli acquisti nel comparto ortofrutta, a volte anche a discapito di alcune referenze più classiche”.
“L’avocado – continua Canalella – ha consolidato la presenza sulle tavole degli italiani da una parte grazie ai consumatori, che hanno affinato il gusto e ricercano sempre più prodotti pronti al consumo, dall’altra grazie alla filiera che ha rafforzato velocemente le proprie capacità di fornire il prodotto giusto, proprio per incontrare i gusti del cliente finale. Si trova così, sempre più spesso, merce matura sui banchi dell’ortofrutta, e per questo si compra più spesso. Il buon esito delle vendite nelle zone d’Italia in cui il consumo di avocado si è già affermato, inoltre, permette di proporre lo stesso iter progettuale anche nelle regioni in cui i volumi sono ancora timidi, e pone le basi per una ulteriore crescita della categoria”.
“Notiamo, infine, una crescente attenzione del consumatore al tema dello spreco alimentare, e la sua propensione a un acquisto oculato al fine di evitare sprechi, anche di denaro: si compra meno ma si mangia tutto. Questo tema è per noi da sempre importantissimo, e centrale nella strategia di sostenibilità che il nostro Gruppo ha impostato. Ci impegniamo in prima persona con un duplice approccio che prevede da una parte progetti per ridurre lo spreco, e dall’altra attività che ci permettono di recuperare e ridistribuire le eccedenze. Promuoviamo, inoltre, progetti di comunicazione che possano ispirare le persone, dentro e fuori il nostro Gruppo, ad avere comportamenti sostenibili, perché quando si parla di lotta allo spreco alimentare ogni gesto, anche il più piccolo, conta”.
Approccio strategico (e concreto) alla sostenibilità
“In Orsero abbiamo un approccio strategico alla sostenibilità – osserva Canalella – che ci porta a definire obiettivi concreti da raggiungere a medio-lungo termine e continuare a impegnarci per riconoscere il valore delle persone, sviluppare filiere responsabili, ridurre il nostro impatto sul pianeta, promuovere stili di vita sani e sostenibili. Monitoriamo l’interesse del consumatore verso questi temi, per continuare a porci obiettivi concreti, e al contempo, rispondere sempre al meglio ai bisogni del cliente finale”.
Per quanto riguarda gli aspetti produttivi, “la qualità dei nostri prodotti è un valore imprescindibile, che curiamo monitorando tutte le fasi della filiera e stringendo rapporti di lunga durata con i nostri fornitori strategici; ci concentriamo, inoltre, sulla valorizzazione delle eccellenze agroalimentari in termini di tipologia di produzione e certificazioni a garanzia del prodotto. Da questa visione nasce lo sviluppo, ad esempio, delle recenti linee Residuo Zero e Nichel Free“.
“In merito alla questione packaging – aggiunge il Cco Orsero – riteniamo che un approccio proattivo sia indispensabile per affrontare la sua continua evoluzione, dovuta alle richieste del mercato e agli aggiornamenti dal punto di vista normativo. Per il nostro brand F.lli Orsero abbiamo fissato un obiettivo strategico di sostenibilità – 100% del packaging Fratelli Orsero riciclato, riciclabile, riusabile o compostabile entro il 2025 – che stiamo raggiungendo trovando soluzioni circolari che, al contempo, mantengano l’attenzione alta sul tema dello spreco e della sicurezza alimentare”.
Comunicazione, lavori in corso (in reparto)
Tra packaging presente solo se necessario e strumenti di comunicazione a punto di vendita non sempre utilizzabili – anche solo per semplici ragioni di spazio – nel reparto ortofrutta spesso si hanno pochi supporti per la comunicazione, che risultano quanto mai strategici e da sfruttare al meglio.
“Le informazioni necessarie, anche per legge, sono sempre riportate e spesso, attraverso espositori e strumenti di comunicazione aggiuntivi, si evidenziano ulteriori informazioni utili per il consumatore – illustra Canalella – Il reparto negli anni sta evolvendo, seppur in modo più lento rispetto ad altre categorie merceologiche: si può notare un utilizzo sempre più spinto del visual merchandising per evidenziare i principali driver di acquisto (come l’offerta nazionale/di stagione e le novità del reparto, ndr) e la segmentazione per categorie, come l’esotico e i prodotti di IV gamma, gli estratti e le spremute fresche di frutta e verdura. Per i nostri prodotti a marchio realizziamo sempre una proposta di materiali marketing per il punto vendita, che include supporti personalizzabili in base alle esigenze dei nostri clienti, da studiare a quattro mani con loro al fine di massimizzarne l’efficacia. Ad esempio, per la linea Nichel Free abbiamo studiato dei semplici crowner auto montanti da inserire nella cassa, utili per evidenziare le caratteristiche del prodotto”.
Maestri comunicatori
“Per noi la comunicazione e il marketing sono strategici e crediamo fortemente nel valore della marca come driver di scelta, anche in ortofrutta, per il consumatore finale”, precisa Canalella che aggiunge: “Per ogni prodotto F.lli Orsero studiamo in modo approfondito e personalizzato la comunicazione e le azioni di marketing correlate, così da accompagnare il processo decisionale del cliente finale e massimizzare il supporto offerto alla forza vendite”.
“Il sito e i nostri canali social permettono di stringere una relazione diretta con il cliente finale, dar modo di esplorare il nostro mondo a tutto tondo, dai prodotti alla stagionalità, i valori nutrizionali e i temi per noi importanti, su cui ci impegniamo concretamente, come la lotta allo spreco alimentare. Il nostro servizio di customer care pre- e post-acquisto, risponde a dubbi, richieste di ulteriori informazioni e curiosità in modo puntuale e personale. Sul punto di vendita poi – conclude Alessandro Canalella – la comunicazione sul pack è completata sempre con le info su smaltimento e circolarità delle confezioni, e i materiali e le attività di degustazione dedicate al negozio, studiati in base al canale distributivo, alla tipologia di cliente e di negozio, enfatizzano le virtù del prodotto”.