21 luglio 2015

Ortaggi Val Venosta. Stagione positiva

78

È tempo di ortaggi altoatesini. E precisamente della Val Venosta. “Siamo molto soddisfatti dell’andamento della raccolta” – spiega Reinhard Ladurner, responsabile vendite verdure VI.P e direttore di ALPE, una delle sette cooperative ortofrutticole associate VI.P, l’Associazione delle Cooperative Ortofrutticole della Val Venosta. La stagione è iniziata a metà giugno e terminerà a fine settembre. “La stagione si profila molto positiva, sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo, nonostante il lieve ritardo iniziale. Il particolare clima fresco e ventilato della valle, ha favorito la crescita di prodotti eccellenti e ha permesso di superare ampiamente le aspettative: per quanto riguarda la produzione di quest’anno – prosegue Ladurner – si prospetta un incremento del 25% di prodotto rispetto alla stagione passata”.

L’ortaggio più tipico della Val Venosta si conferma il cavolfiore che copre il 95% della produzione, poi anche radicchio, insalata iceberg e altre varietà di cavolo. Il particolare microclima della Val Venosta favorisce la coltivazione di un cavolfiore con un‘infiorescenza eccellente: candida, compatta, dal profumo gradevole e dal sapore genuino, un prodotto fresco e naturale sul quale le cooperative venostane svolgono il controllo qualità secondo il protocollo sviluppato da VI.P.

Il segreto della qualità di questi prodotti orticoli è dovuto al particolare microclima: la zona di produzione delle verdure, infatti, si trova dai 500 ai 1000 metri di altitudine ed è caratterizzata dalla costante presenza di sole (circa 300 giorni l’anno), da scarsa piovosità e da una grande escursione termica dovuta all’alternanza di correnti d’aria fredda provenienti dai ghiacciai e correnti d’aria calda dal bacino del Mediterraneo. Tutto ciò dona ai prodotti ortofrutticoli della Val Venosta l’inconfondibile freschezza e croccantezza tipiche delle colture d’alta montagna. Il clima unico, inoltre, rende possibile la produzione di cavolo, insalata e radicchio anche in estate, quando altre zone di coltivazione di pianura hanno già terminato la raccolta.

Le prospettive per la stagione futura mirano a consolidare l’ottima produzione e i risultati positivi fino ad ora raggiunti. Si prospetta un possibile aumento della produzione di circa il 5%, grazie alla straordinaria coltura del cavolfiore di cui la Val Venosta è indiscusso leader nazionale.

Potrebbe interessarti anche