Nascono dalla collaborazione con Sorma Group e sono volti a ridurre l’impatto ambientale delle confezioni e a valorizzare i prodotti. Si sta parlando dei nuovi packaging SormaPack Peel e SormaBag Peel che Ortocal, l’Organizzazione di produttori calabrese nata nel 2012 nella Piana di Sibari (Cosenza), lancia in questi giorni per la linee premium Marinella La Clementina Dolce e Bella e Marinella L’Arancia Bionda e Bella.
“Siamo molto soddisfatti del nuovo imballaggio – esordisce Giacomo Russo, direttore commerciale – In armonia con gli orientamenti delle direttive europee che prevedono misure ambientali sempre più stringenti, abbiamo ridotto, rispetto a un imballaggio tradizionale, l’impiego di plastica del 41 per cento. Le nostre nuove confezioni, composte solo da materie prime rinnovabili, stanno arrivando sugli scaffali della Gdo proprio questa settimana”.
I vantaggi del nuovo pack
I nuovi imballaggi, oltre a essere maggiormente eco-friendly, sono anche resistenti e permettono buona visibilità del contenuto, traspirabilità del prodotto, praticità ed economicità: “Li abbiamo scelti – aggiunge Russo – perché sono una risposta concreta rispetto al problema degli imballaggi oggi ampiamente dibattuto. Nelle nuove confezioni sono utilizzati carta e plastica, dunque materiali per i quali il sistema di riciclo è già consolidato. Il consumatore sa già come smaltire questi materiali in modo efficace”.
La plastica impiegata è inoltre è completamente riciclabile: in monomateriale, o tutta in PE (polietilene ad alta densità) o tutta in PP (polipropilene), per rendere più semplice e immediato il recupero del materiale.
La stagione? Alti e bassi
Quanto alla stagione in corso, Russo racconta: “La campagna agrumicola 2020-21 prosegue tra alti e bassi, le premesse che avevano fatto sperare in una buona stagione sono state vanificate dalle ricorrenti avversità atmosferiche e dal comportamento del consumatore”.
“Considerando la domanda di agrumi registrata nel primo lockdown – argomenta – speravamo in consumi maggiori. Ma sono due gli elementi che hanno frenato le richieste: da un lato il clima generato dall’emergenza sanitaria, che ha ricadute negative sull’economia a livello globale. Dall’altro lato, la prolungata siccità, le elevate temperature, e le intense piogge di inizio dicembre, che hanno dato come esito finale notevoli quantità di prodotto di piccolo calibro, che notoriamente non raccoglie i favori del mercato”.
Il supporto della Gdo
Secondo Russo, se non fosse per le dimensioni, il prodotto presenta buone caratteristiche qualitative. Un aspetto, quest’ultimo, che non è sfuggito alla grande distribuzione: “È doveroso sottolineare – conclude il direttore commerciale – il supporto della Gdo, ossia del nostro principale referente commerciale. Ci sta infatti dando un consistente aiuto nella collocazione del prodotto di piccolo calibro che, in ogni caso, mantiene inalterata la qualità intrinseca delle nostre clementine. Ma non basta. Il consumatore finale è ancora titubante dinnanzi a un prodotto che non risponde, visivamente, alle attese“.