L’ortofrutta Bio piace nel Regno Unito: negli ultimi 12 mesi si registra un aumento a valore dell’11,5% così come a volume dell’11%. È quanto emerge da un articolo dal titolo “Organic explosion” apparso sul settimanale Fresh Produce Journal (Volume 121 | Issue 21 | pag. 14) per commentare e analizzare la crescita dei consumi di ortofrutta biologica nel Regno Unito.
Sa da un lato gli aspetti salutistici legati a frutta e verdura biologiche rappresentano una delle leve più importanti per i consumatori, dall’altra il contributo da parte della grande distribuzione del Regno Unito, si sta rivelando determinante, anche attraverso più promozioni che consentono di abbassare i prezzi, da sempre considerati uno degli ostacoli maggiori per questo genere di referenze.
“I due prodotti vincenti sono le brassicaceae e i prodotti a radice” afferma Eddie Wilkinson, category manager di Produce World. “Fra le prime svetta il broccolo mentre fra le seconde vediamo in testa patate dolci e carote”.
Fin Cottle, consulente commerciale della Soil Association, sostiene che la recente campagna Settembre Biologico sia stata ben supportata dai supermercati con l’aiuto di promozioni mirate che hanno aumentato le vendite. “Le performance del biologico sono evidenti anche osservando le ultime 12 settimane – continua Cottle -. Se la categoria frutta fresca ha fatto progressi eccezionali durante tutto il 2015, ora anche gli ortaggi risultano in linea con le previsioni. Premesso che 6 consumatori su 10 indicano il prezzo come il maggior ostacolo all’acquisto di prodotti biologici, si capisce che avvicinare i prezzi del bio a quelli tradizionali stimola il loro smercio. Sappiamo che il biologico offre vantaggi sotto vari aspetti, meno pesticidi, assenza di Ogm e più garanzie da parte dei produttori. Tutti concetti chiave che convincono il compratore odierno”.
L’aumento dei compratori e una loro maggior frequenza negli acquisti hanno spinto la crescita (+22,8 %) anche del settore dei berries. Haygrove, realtà specializzata nella produzione di berries sia biologici che convenzionali e fornitore di insegne della Gdo come M&S, Waitrose e Sainsbury, afferma che nel 2015 i prezzi sono aumentati del 10,6% rispetto al 2014. E le previsioni sono in rialzo per il prossimo anno. Fondamentale, però, prosegue Haygrove, è che tutto il comparto segua con attenzione l’evoluzione in atto all’interno delle catene distributive, dai nuovi ipermercati ai fruttivendoli specializzati passando per i convenience stores: si nota, infatti, un aumento nell’utilizzo di confezioni chiuse (box scheme) così come anche una maggior richiesta di prodotti biologici come succhi freschi o prodotti di V gamma.
Mark Haynes, infine, responsabile del reparto biologico di un colosso delle verdure come G’s Growers, conferma l’ottimismo nella richiesta e crescita di prodotti biologici da parte di tutti i canali di vendita: “I supermercati stanno aumentando la presenza così come i fruttivendoli specializzati indipendenti che offrono sempre più scelta e più servizi”.