18 aprile 2016

Una cabina di regia per l’ortofrutta. La proposta di Pallottini

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“Siamo stati e rimaniamo un nodo strategico della filiera dell'ortofrutta. Intendiamo svolgere un ruolo attivo e contribuire a creare una cabina di regia a livello nazionale che potrebbe costituire la chiave di volta per la crescita e l'armonizzazione del settore”.

È il messaggio che Fabio Massimo Pallottini manda al settore ortofrutticolo e al presidente di Fruitimprese Marco Salvi a margine dell’assemblea che l’associazione delle imprese ortofrutticole italiane ha tenuto a Roma giovedì 14 aprile (vedi qui).

Secondo il presidente di Italmercati Rete d’Imprese è lodevole il monito lanciato da Salvi circa la maggior attenzione che il settore ortofrutticolo deve avere all’interno delle politiche agricole italiane ma: “servono per arrivare a questo risultato strumenti che oggi non ci sono, strumenti in grado di fare lobby a favore dell'intera filiera in sede di Governo, in sede comunitaria e nei confronti dei mezzi di comunicazione di massa. La filiera dovrebbe attrezzarsi in fretta in questa direzione. L'idea di una cabina di regia nazionale mi sembra oggi particolarmente importante da portare avanti insieme. Italmercati, per questo progetto, c'è perché esso andrebbe nella stessa direzione per cui ci siamo costituiti mettendo in rete i maggiori Centri agroalimentari italiani”.

Pallottini ha poi commentato anche l’intervento di Claudio Mazzini, responsabile ortofrutta di Coop Italia, che ha attribuito ai Mercati una quota del 50% del commercio di ortofrutta in Italia. “È una percentuale, quella citata, che non dice tutto perché sappiamo benissimo che una quota importante della distribuzione italiana è costituita da catene regionali e della media distribuzione che quotidianamente integrano la loro offerta rifornendosi nei nostri Centri agroalimentari e sempre più spesso aprono piattaforme all'interno o nelle immediate vicinanze di essi. Il nostro ruolo va dunque ben oltre la percentuale indicata da Claudio Mazzini. Il tema oggi non è tuttavia quello del confronto tra canali della distribuzione ma della loro razionalizzazione e semplificazione nell'interesse delle imprese della produzione e del consumatore. E anche su questo Italmercati non intende sottrarsi a un'analisi costruttiva nell'interesse di tutte le componenti della filiera, consapevole che i Mercati si stanno attrezzando per essere sempre di più erogatori di servizi indispensabili al settore”.

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