I contenuti salutistici di frutta e verdura, l'importanza di un'alimentazione che li consideri centrali e consenta di avere uno stile di vita ideale per combattere l'insorgenza di malattie: sono tutti temi che il progetto Ortofrutta d'Italia del Cso Italy porta avanti dal 2014, in collaborazione con l'Università di Bologna, all'interno di molti reparti ortofrutta della distribuzione moderna.
E ora diventano anche un vero e proprio insegnamento universitario, il primo nel suo genere, all'interno della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna. In particolare a Faenza, all’interno del corso di Laurea in Scienze Infermieristiche dal Prof Gianandrea Pasquinelli, Docente di Patologia Clinica di Unibo. “È una buona notizia che fa pensare positivo” sottolinea in una nota il Cso Italy.
“L’idea di fare un corso elettivo su questi temi – dichiara il Professor Pasquinelli – è nata grazie all’approfondimento scientifico suggerito dal Progetto Ortofrutta d’Italia. Su questi temi c’è un enorme interesse e la ricerca biomedica ha iniziato a produrre una grande quantità di dati; abbiamo il dovere, come Medici e Infermieri, di educare la popolazione promuovendo l’adozione di stili di vita utili a renderci più longevi e in salute il più a lungo possibile; in questo l’adozione di un regime alimentare basato sul consumo equilibrato e certo di frutta e vegetali può fare tantissimo, mangiare mediamente 200 g di frutta e vegetali al giorno riduce decisamente la mortalità. Ritengo – conclude Pasquinelli – che la collaborazione attivata con CSO ITALY su un Progetto assolutamente inedito per noi sia un modello interessante di connessione tra il mondo delle imprese e la ricerca scientifica che va direttamente al servizio dei cittadini e soprattutto degli studenti che stanno mostrando una grande attenzione su questo tema con una partecipazione che supera, di gran lunga, ogni più rosea aspettativa”.
“Il Progetto Ortofrutta d’Italia – dichiara il Presidente di CSO ITALY Paolo Bruni– centra un obiettivo importante che è quello di raggiungere, con informazioni verificate scientificamente un target di consumatori giovani, sempre più attenti e coinvolti dal tema alimentare anche se, ancora oggi considerati “ la categoria meno propensa a consumare frutta e verdura”.
Il Progetto Ortofrutta d’Italia è stato lanciato cinque anni fa ed è finanziato da grandi imprese del settore come Apo Conerpo, con Alegra e Valfrutta, Apofruit con il marchio Solarelli, Coop Sole, Apo Scaligera, OP Nordest, La Diamantina, Cuore Dolce, Oranfrizer con Coop Sole di Sicilia e OPO Veneto