Spesso abbiamo parlato dei punti vendita “Iper, la grande i”: pur seguendo ognuno, come è logico che sia, delle linee comuni, sono spesso unici, con peculiarità diverse da città a città, ma anche da tra diversi quartieri a seconda della tipologia di clientela. Sono accomunati dal concepire il reparto ortofrutta in modo molto differente rispetto alla maggior parte dei player più importanti della grande distribuzione organizzata. Sembrano quasi dei mercati rionali al coperto, giocano più di altri sull’accostamento dei colori e l’aggregazione merceologica anche con altri settori alimentari affini o addirittura altri reparti posizionati nelle vicinanze delle isole dell’ortofrutta.
Differenziarsi e mettersi dalla parte della logica di chi fa la spesa, sembra quindi la linea guida dei punti vendita “Iper, la grande i”, e in particolare dei reparti ortofrutta. La conferma ci arriva anche da Alberto Carpita, Direttore Generale di Ortofin, società lombarda del Gruppo Finiper Spa che commercializza soprattutto frutta e verdura, ma non solo, su tutto il territorio italiano ai retailer della casa madre. «Tutti i punti vendita Iper, La grande i hanno delle linee guida da seguire per quanto riguarda l’esposizione e buona parte dell’assortimento. Nonostante ciò viene lasciata libertà nella scelta dell’assortimento anche in base alle richieste del cliente».
Oltre al layout originale dei reparti ortofrutta, una particolare enfasi, anche a livello di comunicazione in store, viene data all’origine di frutta e verdura, spesso anche a km 0: «Nei nostri reparti, in particolare nell’ortofrutta, privilegiamo prodotti italiani che rappresentano oltre l’80% della nostra proposta ortofrutticola. A garanzia di una totale freschezza frutta e verdura arrivano nei nostri ipermercati tutti i giorni e i rifornimenti sono gestiti in tempo reale senza stoccaggio in cella, direttamente dalla nostra piattaforma logistica, Ortofin, 40.000 mq di magazzini a temperatura controllata. In piattaforma i nostri tecnici effettuano attenti controlli di qualità sia alla ricezione sia durante la movimentazione e la lavorazione dei prodotti (freschezza, pezzatura, corrispondenza dell’etichettatura, aspetto e gusto, grado di maturazione, imballi) per la massima tutela e sicurezza del consumatore finale».