“Il settore dell’ortofrutta soffre ma non è un settore morto”. Questa è una delle considerazioni durante la giornata di studio dal titolo “Segmentazione nel mercato ortofrutticolo internazionale: produzione, distribuzione, consumo” svoltasi ieri a Milano nella sede del Gruppo 24Ore in occasione della presentazione della 12° edizione del supplemento “Frutta & Verdura” di Mark Up. A presentare una dettagliata analisi dello “stato di salute” del settore è stato Roberto Della Casa, docente di marketing dei prodotti alimentari all’Università di Bologna, assieme a numerosi operatori del settore: Bruno Francescon (presidente OP Francescon), Gennaro Galdiero (a.d. AOP Serena), Stefano Soli (direttore commerciale Valfrutta Fresco), Umberto Galassini (a.d. Bonduelle Italia), Annamaria Fabbri (responsabile marca privata alimentare confezionata di Coop Italia), Tommasino Fusato (direttore commerciale di Brio), Massimo Bragotto (direttore commerciale de La Linea Verde), Claudio Filipuzzi (presidente del Consorzio “Campagna Amica”) e Giuseppe Zuliani (direttore marketing e marca commerciale di Conad). Tra le diverse tendenze evidenziate durante il convegno, ci sono quella che vede il 41% degli intervistati fare acquisti di ortofrutta in un solo negozio (e il 39% in due punti vendita, in funzione della spesa da fare), quella che afferma che un 60% di consumatori è interessato al biologico ma non si fida, quella che vede gli stessi consumatori sempre più interessati a ricevere informazioni. Come possibile soluzione per aumentare le vendite, è stato suggerito di aumentare il “contenuto emozionale” di un prodotto, accrescendo il desiderio del consumatore verso di esso”.
16 dicembre 2011
Ortofrutta, le vendite aumentano offrendo “emozioni”
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