07 ottobre 2014

Ortofrutta Made in Italy. Rintracciabile, sostenibile e sicura

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L’ortofrutta rappresenta il 20% della produzione agricola italiana ed ha un valore di circa 11 miliardi di fatturato. Tra le sue caratteristiche salienti la rintracciabilità, la sicurezza e la sostenibilità. Aspetti che sono stati sottolineati anche durante il convegno dal titolo “Made in Italy – Rintracciabile, sostenibile, sicuro. Ma il consumatore lo sa?” che si è tenuto durante l’ultima edizione del Macfrut di Cesena. Durante gli interventi è stato citato il caso del “Piano d’azione nazionale sull’uso sostenibile degli agro farmaci”. Dal 2014, infatti, l’agricoltura italiana avrà tre volti distinti: quella in difesa integrata obbligatoria, quella in difesa integrata volontaria e quella biologica. Ciò significa agricoltura rintracciabile, sicura e soprattutto sostenibile e attenta al benessere e all’ambiente, dunque potenzialmente maggior garanzia per i consumatori. Far arrivare queste informazioni al consumatore finale è una delle priorità anche del progetto Fruitylife sin dal gennaio 2012 relativamente ad Italia, Francia e Germania. “È dalla consapevolezza della qualità a 360 gradi del cibo che il consumatore porta in tavola, che i consumi di ortofrutta possono crescere” si legge in una nota stampa.

«L’Italia è riconosciuta in tutto il mondo per i prodotti agroalimentari, come sinonimo di qualità, sicurezza e tradizione. È molto importante far conoscere ai consumatori le caratteristiche che stanno alla base delle produzioni affinché le scelte di consumo siano consapevoli e tutelino l’impegno e la serietà dei produttori stessi. – sottolinea Massimo Brusaporci, direttore di Alimos-Alimenta la salute, la cooperativa che coordina il progetto Fruitylife “Frutta e verdura, sana e sicura”–. Grazie al progetto Fruitylife, condotto con cinque importanti realtà produttive italiane (Alegra, Apofruit Italia, Conor, Naturitalia e Orogel Fresco), abbiamo l’opportunità di svolgere campagne di promozione e informazione sull’ortofrutta italiana e comunitaria più in generale, per far comprendere la sicurezza e la qualità dei prodotti provenienti da una filiera presidiata e controllata in ogni passaggio. Il consumatore e il suo benessere sono i punti di partenza della produzione ortofrutticola italiana».

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