04 gennaio 2016

Ortofrutta Russia. Auchan alla ricerca di nuovi fornitori

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Se l’embargo nei confronti dei paesi dell'Unione europea è iniziato ad agosto del 2014, quello nei confronti della Turchia prende il via quest’anno e, come è noto, avrà un impatto importante anche nei confronti dei prodotti ortofrutticoli.

Dal 1° gennaio 2016, infatti, dopo che il primo ministro russo Dmitry Medvedev ha firmato il decreto presidenziale con il quale vengono imposte una serie di sanzioni nei confronti della Turchia successive all’abbattimento nel novembre 2015 di un aereo russo al confine con la Siria, molte tipologie di frutta e verdura non potranno più entrare sul territorio russo.

Tra i problemi che la Gdo russa dovrà affrontare c’è nuovamente quindi quello dell’approvvigionamento di frutta e verdura e tra le prime ripercussioni ci sarà probabilmente l’aumento dei prezzi di queste referenze. Ad affermarlo, secondo quanto riporta una nota dell’Ice Mosca del 28 dicembre 2015, il presidente esecutivo di Auchan Russia Jean-Pierre Germain, che proprio alla fine dello scorso anno ha preso il posto di Wilhem Hubner alla guida del colosso mondiale della grande distribuzione francese in questo importante paese. Qui, infatti, Auchan è sbarcata nel 2002 e al momento ha 88 ipermercati, 152 supermercati a insegna Atak e 35 centri commerciali.

Per sostituire frutta e verdura che la Turchia esportava abitualmente in Russia – per esempio circa il 90% dei limoni presenti in Russia arrivava dalla Turchia – Auchan, sempre secondo quanto si legge nella nota, si rivolgerà a produttori di Marocco, Israele e Cina. La riorganizzazione, comunque, secondo Jean-Pierre Germain, richiederà non poco tempo per essere portata a termine e diventare operativa.

Fonte News: Ice Mosca. Credit foto: Auchan.ru

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