Nel 2014 ha movimentato 171mila tonnellate di frutta e verdura, replicando l’andamento positivo del 2013. Numeri di tutto rispetto per un Ortomercato, quello di Bergamo, all’interno del quale operano 17 aziende che commerciano all’ingrosso, 3 florovivaisti e 70 aziende agricole che quotidianamente commercializzano il loro prodotto. Sono 450 addetti che vi lavorano e 1400 le aziende acquirenti registrate.
“Sicuramente gli effetti della crisi economica si fanno sentire nel mercato ortofrutticolo, come in tutti gli altri settori dell’economia. La situazione non è semplice, le difficoltà non mancano ma, nel complesso, il settore sta resistendo”. In un’intervista rilasciata a bergamonews.it, Renzo Casati, presidente di Bergamo Mercati SpA, la società nata dalla partecipazione del Comune di Bergamo e degli operatori privati (Grossisti, Cooperative e Produttori del comparto ortofrutticolo) che gestisce l’Ortomercato della città orobica, e Andrea Chiodi, amministratore delegato, tracciano il punto della situazione del mercato bergamasco.
Professionalità degli ambulanti e dei fruttivendoli orobici, secondo i due esponenti di Bergamo Mercati, sono tra i motivi del buon andamento dell’ortomercato. “Ad emergere, poi, è la presenza di numerosi punti vendita dedicati esclusivamente a prodotti ortofrutticoli, che riescono a proseguire nella propria attività: è una notizia che non può che infondere speranza”. Tra i trend di crescita nel mercato, anche l’ottimo andamento delle insalate di IV gamma, e non a caso l’area della provincia del bergamasco è anche un importante distretto produttivo di questo settore. “Proprio alla produzione locale è dedicato uno spazio al centro del mercato ortofrutticolo, un vero e proprio valore aggiunto, caratterizzato da qualità e freschezza notevoli”.
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