26 gennaio 2016

Oscar della Frutta. Il Sud vuole essere “Protagonista”

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Due imprenditori del Sud Italia, due autorevoli esponenti dell’ortofrutta italiana. Gli Oscar della Frutta quest’anno sono stati assegnati a Nicola Giuliano, imprenditore pugliese leader in Italia nella produzione di uva da tavola, e a Nello Alba, siciliano, che con la sua Oranfrizer è uno dei principali artefici del rilancio dell’arancia rossa, vanto di una eccellenza unica prodotta in Sicilia, sul mercato nazionale ed estero. A questi si è aggiunto l’Oscar della Frutta Premio Ortofrutta d’Italia per la filiera ortofrutticolaandato all’unanimità a Giuliano Canella, prima responsabile ortofrutta poi manager dei prodotti freschi delle catene venete Supermercati Alì e Aliper.

Ma a caratterizzare quest’anno la 4° edizione dell’appuntamento “Protagonisti dell’Ortofrutta Italiana”, evento promosso dal Corriere Ortofrutticolo, oltre ai due Oscar e agli 11 riconoscimenti alle personalità del settore che più hanno contribuito al successo del settore, anche un importante momento di rilfessione che apre il ciclo triennale del progetto dal titolo “L’ortofrutta riparte dal Sud”. Obiettivo: mettere a fuoco i temi dell’organizzazione della produzione, della logistica distributiva e delle potenzialità nell’export di una macro-area che da sola rappresenta il 60% della produzione ortofrutticola italiana.

Un potenziale notevole, ma ancora inespresso e che, come ha sottolineato Vincenzo Falconi, direttore di Italia Ortofrutta, sconta ancora una serie di criticità legate alla logistica e all’attuazione locale delle politiche nazionali. A questo bisogna aggiungere la grande frammentazione presente nel Mezzogiorno, dove la maggior parte delle 155 OP hanno dimensioni non sufficienti ad affrontare le sfide del mercato e dove il livello di aggregazione raggiunge appena il 25% del totale, lontani dai numeri presenti nel Nord del Paese dove invece arriva al 92%.

L’ortofrutta del Sud Italia. Da dove ripartire?

La qualità: un fattore necessario, ma non sufficiente. È quanto ha sottolineato da Luca Braia, assessore regionale all’agricoltura della Regione Basilicata. Fondamentale, quindi, concentrarsi sulla capacità di “produrre qualità”, così come strategico, d'altronde, investire anche nella comunicazione e sulla gestione di questo grande patrimonio, rappresentato dall'ortofrutta del Sud. Braia ha presentato un progetto concreto, come l’investimento programmato per la creazione della nuova piattaforma logistica di Ferrandina e Taranto, che potrebbe agevolare la produzione ortofrutticola del Sud Italia e aprerire nuove prospettive commerciali all’estero.

Tra i portavoce dell'orgoglio ortofrutticolo meridionale Francesco Nicodemo, presidente di Assofruit Italia, una delle principali realtà aggregative del settore nel Sud Italia, nonché partner territoriale dell’iniziativa: Nicodemo ha auspicato una maggiore attenzione della politica nazionale al comparto ortofrutticolo come elemento distintivo e indispensabile del Made in Italy. La mancanza dell’ortofrutta dal recente spot dedicato proprio al Made in Italy agroalimentare, è una ferita ancora aperta

L’Italia dell’ortofrutta in questi anni ha perso competitività sui mercati esteri ma continua a mantenere il primato europeo per valore della produzione ortofrutticola ed ha intercettato la parte più importante dei fondi europei per lo sviluppo del 2014 (220 milioni di euro su 724, fonte Italia Ortofrutta). Di questi, però, solo il 20% è destinato al Sud: cosa succederebbe se si attivassero processi virtuosi di aggregazione che permettessero di intercettare altri fondi europei disponibili(almeno 200 mln potenziali stimati da Italia Ortofrutta)? E se venisse implementata la comunicazione verso i mercati esteri o ancora se ci fosse un miglioramento complessivo della strategia e della logistica? Domande e stimoli che “L’ortofrutta riparte dal Sud” lascia aperti in attesa del prossimo anno.

I Protagonisti dell’ortofrutta italiana

L’ultima edizione dell’evento promosso dal Corriere Ortofrutticolo ha visto il supporto strategico del CSO e dell'Unione Nazionale Italia Ortofrutta, il contributo di FruitImprese, la partnership territoriale di Asso Fruit Italia. Tra gli sponsor l'azienda di tecnologie Sermac, Fiera Milano, l'azienda di imballaggi Ilip e il certificatore CSQA con la collaborazione dell'agenzia Fruitecom.

Oltre agli Oscar della Frutta 2016 a Nicola Giuliano, Nello Alba e Giuliano Canella, gli altri selezionati che nel corso della serata di Matera hanno ricevuto l'attestato di ‘Protagonisti dell'Ortofrutta Italiana', sono stati:

  • i fratelli Basile, Op Napitina (“Fare qualità in Calabria riscoprendo e valorizzando la clementina calabra a livello nazionale”)
  • Pietro Calabrese, Op Colle d’Oro (“Ha gettato le fondamenta di una delle più importanti realtà del settore orticolo siciliano”)
  • Bruno Francescon, Op Francescon (“Il melone italiano sta crescendo attraverso alcune aziende battistrada che lo hanno portato ad avere competitività a livello internazionale. La OP Francescon è la principale di queste realtà”)
  • Tom Fusato, direttore commerciale Brio Spa (“Ha promosso il biologico italiano in Europa e in particolare in Francia dove è il responsabile della società transalpina del gruppo Brio”)
  • Franco Mattozzi, Funghidea srl (“Ha creato un gruppo che fa qualità, diversifica l'offerta, nella consapevolezza che i funghi hanno le caratteristiche per essere un cibo del futuro”)
  • Giancarlo Minguzzi, Op Minguzzi (“Si batte per il rilancio della frutta estiva e ha partecipato negli ultimi anni a progetti internazionali per promuoverla, un percorso difficile e per questo meritorio”)
  • Augusto Giuseppe Pianesani, fondatore ILIP (“Ha creato da zero un colosso nel settore degli imballaggi, la Ilpa-Ilip, ed è un esempio dell'Italia che lavora per migliorare il Paese”)
  • Christian Pohl, produttore Bio Val Venosta (“Coltivatore del Consorzio Bio Valvenosta, è un promoter del biologico, trasmettendo al consumatore la sua esperienza e la sua autenticità con il messaggio che il rispetto dell'ambiente e della natura è l'eredità migliore che possiamo lasciare ai nostri figli”)

Nella foto: Paolo Bruni (CSO) e Nello Alba (Oranfrizer)

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