“Una Politica agricola comune che salvaguarda la sua fondamentale impronta economica, ma che sarà anche funzionale al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale, e in grado di garantire sicurezza agli agricoltori e ai cittadini europei fino al 2027″. È il commento a caldo di Paolo De Castro, coordinatore del Gruppo S&D alla commissione Agricoltura del Parlamento europeo, al termine del voto avvenuto oggi in ComAgri, a Bruxelles, dei tre testi legislativi della Pac che entrerà in vigore nel 2023. Un impianto normativo approvato a larga maggioranza, con oltre l'80% dei voti favorevoli.
“Dopo l'accordo politico che abbiamo raggiunto nel giugno scorso con la Commissione e il Consiglio – osserva De Castro – sui tre regolamenti base di questa riforma (Piani Strategici, Organizzazione comune di mercato e Regolamento orizzontale), l'iter prevede ora la traduzione dei testi nelle 22 lingue ufficiali dell'Unione e il via libera definitivo in Assemblea plenaria in novembre, cui seguirà la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale europea entro l'anno. Ricordo che per migliorare la proposta presentata dalla precedente Commissione abbiamo lavorato tre anni, con l'obiettivo di continuare a garantire un adeguato reddito ai produttori, meglio compensando i maggiori sforzi ambientale e, per la prima volta, tutelando i nostri lavoratori agricoli. Una Pac che poggia dunque su tre pilastri, nell'interesse non solo di circa 11 milioni di agricoltori, ma anche di tutti i cittadini e consumatori dei 27 Paesi membri”.
Fonte: Ufficio stampa Paolo De Castro