02 dicembre 2022

Pac, Ue approva piano strategico italiano

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La Commissione europea ha approvato il Piano strategico nazionale dell'Italia sulla Politica agricola comune (Pac). Dal 2023 al 2027 i produttori e i territori rurali italiani potranno contare su un sostegno di oltre 35 miliardi tra contributi comunitari e nazionali. In particolare dal bilancio dell'Unione europea arriveranno 26,6 miliardi, da quello nazionale 8,5.

Degli aiuti Pac, 672 milioni andranno ai giovani agricoltori, quasi 3 miliardi alle misure ambientali nei piani di sviluppo rurale, 4,4 miliardi a pagamenti diretti per pratiche ecosostenibili, 413 milioni per progetti di sviluppo locale partecipativo (Leader), 1,8 miliardi di sostegno supplementare alle aziende più piccole. Il Piano dedica inoltre circa 2,2 miliardi alla promozione e alla condivisione della conoscenza, dell'innovazione e della digitalizzazione. L'Italia utilizzerà oltre 518 milioni per promuovere sistemi di agricoltura integrata su 2,14 milioni di ettari (quasi il 17% della superficie agricola del Paese), per ridurre l'inquinamento delle acque, del suolo e dell'aria. Oltre agli aiuti diretti convenzionali, settori considerati strategici come il grano duro, il latte di bufala o il pomodoro da industria riceveranno 2,64 miliardi di euro per migliorare la loro competitività, e la qualità e sostenibilità delle produzioni.

Lollobrigida: “Ottima notizia”

“La Commissione Europea ha approvato il Piano strategico italiano per la Pac, con circa 37 miliardi per i prossimi cinque anni a sostegno della competitività e della sostenibilità del settore produttivo agricolo e agroalimentare. È un'ottima notizia, per un provvedimento molto atteso da tutto il comparto. Ringrazio quanti hanno lavorato per garantire questo esito e ribadisco l'importanza del coordinamento strategico con le Regioni”. Lo dichiara il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

“Gli oltre 35 miliardi di euro della nuova politica agricola (Pac) per il periodo 2023-2027 – è il commento del presidente della Coldiretti, Ettore Prandini – sono fondamentali per sostenere la competitività delle imprese e l'obiettivo della sovranità alimentare del Paese in un momento di grande difficoltà per il balzo dei costi con più di una impresa agricola su dieci (13%) che rischia di chiudere. Finalmente abbiamo regole chiare anche se non è certo la riforma agricola dei sogni per gli agricoltori, anche per come è stata scritta la riforma in Europa in un periodo antecedente alle attuali situazioni di crisi”.

“Si poteva ottenere un piano più ambizioso e meno articolato – osserva il presidente Cia, Cristiano Fini – ma siamo certi che, con l'impegno di tutti, le nuove regole daranno la possibilità agli agricoltori di fare importanti scelte strategiche per il futuro”. La Pac deve rimanere la politica economica dell'agricoltura, quindi tutte le ambizioni di sostenibilità contenute nel piano italiano, devono essere attuate con l'obiettivo di arrivare a una transizione ecologica che garantisca un reddito adeguato per gli agricoltori. “Alla luce della situazione congiunturale, le risorse della futura programmazione dovranno essere usate con efficacia – conclude Fini – Auspichiamo che con la definizione dei decreti attuativi, l'Italia sia in grado di rispondere alla grave crisi che il settore sta attualmente affrontando”.

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