Il valore del packaging: sostenibilità e spreco alimentare in F&V, questo il titolo del convegno organizzato lo scorso 4 luglio da Ortofrutta Italia, organismo interprofessionale dell’ortofrutta italiana, alla sede del Parlamento europeo a Bruxelles, alla presenza di un parterre estremamente prestigioso e qualificato, composto da politici e membri del Parlamento europeo, tecnici, giornalisti e istituzioni internazionali, per discutere di Ppwr (Packaging and packaging waste regulation – Regolamento imballaggi) e ribadire l’assoluta importanza di prevedere una normativa europea sul packaging per l’ortofrutta che sia equilibrata, consapevole, basata su elementi e studi scientifici e dalla quale scaturiscano effetti realmente positivi per la sostenibilità, declinata nei suoi molteplici aspetti, lungo tutta la filiera, dalla produzione al consumo.
Chi c’era
Insieme a Massimiliano Del Core, presidente di Ortofrutta Italia, a rappresentare le posizioni delle varie componenti della filiera ortofrutticola rispetto al tema del Ppwr, il regolamento europeo sull’imballaggio di prossima emanazione, sono intervenuti anche il presidente di Freshfel Europe, Salvo Laudani, la responsabile relazioni esterne di Europen, Marzia Scopelliti e il presidente di Pro Food Italia, Mauro Salini.
L’evento ha visto la partecipazione degli Onorevoli De Meo, Borchia, Danzi, Da Re, Toia, Peppucci, Fidanza, Conte e si è chiuso con un messaggio inviato dall’onorevole Ferrandino.
Necessità di sostegno politico
“Con questa iniziativa Ortofrutta Italia ha portato il punto di vista della filiera a Bruxelles, per richiamare la assoluta necessità di sostegno politico ed istituzionale, fin qui per altro ampiamente dimostrato dai nostri rappresentati a Bruxelles, per modificare l’approccio da cui si è partiti nel redigere il regolamento sul packaging in ortofrutta: un approccio a nostro avviso carente di un vero Lca che ne comprovi l’efficacia, estremamente penalizzante per una filiera importante per il nostro sistema paese, e per tutta l’agricoltura europea. L’imballaggio è uno strumento ed un supporto per creare valore e difendere il prodotto, nonché per prevenire lo spreco alimentare e garantire tracciabilità e sicurezza dei prodotti, e non è poco. Il nostro paese è all’avanguardia per le tecniche e i processi di riciclo del materiale plastico ed in assenza di materiali veramente alternativi, riteniamo che Plastic free senza se e senza ma non sia una scelta realmente a garanzia della sostenibilità allo stato attuale. Plastic waste free potrebbe essere una risposta ed una soluzione virtuosa e percorribile, a vantaggio di tutto il sistema, del consumatore, delle comunità e dell’ambiente del nostro prezioso pianeta. Ringrazio personalmente gli Europarlamentari italiani intervenuti numerosi per l’attenzione dimostrata, esortandoli dove possibile a fare un passo ulteriore per sostenere non solo le imprese che operano nel mondo ortofrutticolo, ma l’intera filiera che, con l’applicazione del regolamento sul packaging così come attualmente previsto, vedrebbe stravolti i processi di produzione e drasticamente cambiate le abitudini di consumo, senza un comprovato beneficio al sistema in termini di sostenibilità”.
Salvo Laudani, presidente di Freshfel Europe è intervenuto in maniera chiara e incisiva a testimoniare l’attenzione internazionale delle organizzazioni di categoria e delle aziende dalla sua associazione al tema oggetto del convegno e ha rimarcato la necessità di utilizzare tutte le leve possibili per creare valore per l’ortofrutta, prima fra tutte quella costituita da un utilizzo responsabile del packaging da parte degli operatori della filiera, a beneficio dei consumi. Consumi che, secondo Laudani, vanno sostenuti e stimolati in questo momento più che mai, proprio seguendo i dettati della strategia europea Farm to Fork, in maniera sostenibile e funzionale a efficientare gli spazi di esposizione e offerta all’interno dei punti vendita della distribuzione.
Garantire la funzionalità del pack
Molto apprezzato anche l’intervento di Marzia Scopelliti di Europen, che ha rappresentato in maniera chiara e sintetica quali possono essere i prevedibili impatti in termini di posizionamento e di ricadute su processi, economie e dinamiche interne ed esterne al sistema europeo del F&V: “Sosteniamo pienamente gli obiettivi della proposta di Regolamento europeo sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio e i nostri membri sono impegnati in prima linea per contribuire al successo della revisione. Come dimostrato da recenti crisi, gli imballaggi sono una parte integrante di diverse industrie essenziali, come ad esempio il comparto ortofrutticolo. É assolutamente fondamentale garantire che tali funzionalità vengano riconosciute e preservate dal Regolamento, consentendo così la creazione di un quadro normativo ancorato nell’evidenza scientifica e capace di bilanciare gli obiettivi di sostenibilità ambientale con la necessità di preservare la sicurezza alimentare e creare un sistema alimentare europeo più resiliente”.
Quanto mai necessaria per completare il dibattito e avere cognizione di tutti gli elementi sul tavolo, il punto di vista dell’industria del packaging, direttamente coinvolta e rappresentata autorevolmente per l’occasione da Mauro Salini, presidente di Pro Food Italia. “Noi condividiamo tutti gli obiettivi di base della Ppwr ma vogliamo esprimere le nostre preoccupazioni sulle conseguenze del testo originale che non va nella direzione giusta per il raggiungimento degli obiettivi. Tra le altre cose, prevede il divieto di imballaggi che la bozza stessa reputa virtuosi per via dell’alto contenuto di materia prima riciclata. Speriamo nell’ascolto degli eurodeputati chiamati a modificare il testo con la speranza che possano renderlo più realistico con scelte fatte sulla base di evidenze scientifiche e non ideologiche”, ha dichiarato Salini al termine dei lavori.
“Sono molto soddisfatto dei contenuti espressi e degli interventi dei relatori e dei partecipanti al dibattito, che ringrazio per l’appassionato e competente contributo che hanno voluto dare alla causa che l’interprofessione sta sostenendo, unitamente a tutti gli altri stakeholder, in relazione a questo tema così delicato per il futuro prossimo del sistema ortofrutticolo produttivo e commerciale dei paesi del nostro continente, nessuno escluso. Per noi la salvaguardia e la valorizzazione del prodotto e la tutela dell’ambiente possono e devono essere coniugate, soprattutto quando si tratta di prodotto fresco, deperibile e fonte di approvvigionamento alimentare per tutto il pianeta: non possiamo rischiare di aumentarne lo spreco. Per questo continueremo a portare la nostra visione e la nostra posizione all’attenzione di operatori e istituzioni allo scopo di collaborare alla stesura finale del testo normativo”, ha concluso Massimiliano Del Core.
Fonte: Ortofrutta Italia