Il mercato di Pagani (Salerno) ha un commissario liquidatore. La questione della governance, quindi, è tutta da risolvere, alcuni enti locali negli anni si sono tirati indietro, ma nonostante questo rappresenta un polo di riferimento per il mercato dell'ortofrutta del sud sia per quella locale che per l'importazione di prodotti da tutto il mondo. E in questo mercato opera il maggior acquirente di mele Melinda d'Italia.
I limiti del commissariamento: non poter accedere ai fondi del Pnrr
Il commissario liquidatore, Domenico Apa, spiega questa situazione anomala a myfruit.it: “Siamo limitati nell'accesso ai fondi, in questo a quelli del Pnrr“. Eppure, nonostante i problemi, sono interessanti i numeri del sito campano: “Durante il Covid abbiamo sempre lavorato e garantito l'approvvigionamento. Contiamo 62 stand, quattro cooperative di facchinaggio, due bar, una società di raccolta rifiuti, portierato e guardiania. Gravitano nell'area del mercato circa 2.000/2.500 persone. E' un polmone commerciale per il territorio e qui arrivano prodotti e merci da tutto il mondo”. Attività intensa: “Abbiamo un operatore primo per vendita di mele Melinda in Italia e tra le prime tre società per i prodotti a marchio Del Monte. Lavoriamo non solo per la Campania, ma pure per basso Lazio, Basilicata, Molise e altre regioni del sud”. Un crocevia.
Riferimento per frutta e verdura locale
Il direttore della struttura, Martino Scoletti descrive le caratteristiche di questo mercato. A iniziare dal legame con il territorio: “Nel mercato si scambiano tanti prodotti locali: carciofi, finocchi, pomodori, cavolfiore ma anche le fragole da Battipaglia. Siamo un punto di riferimento”. Nonostante l'assetto della governance incerto non mancano i programmi e le aspirazioni per il futuro: “Forse ci specializzeremo sulla quarta gamma, abbiamo le potenzialità. Ci sono grosse aziende a Battipaglia e nella provincia di Salerno. Contiamo su 1.800 transiti al giorno e un parcheggio con 1.500 persone paganti che entrano qui ogni giorno”.
Oltre i buoni numeri anche a Pagani si sentono i riflessi della crisi generale dei mercati: “C'è una flessione, un problema evidentemente non solo nostro ma di tutto il comparto visto che si stanno affermando altre forme di vendita e distribuzione oltre i mercati”.
La voce degli operatori
Oltre i vertici del mercato abbiamo sentito alcuni operatori come Vincenzo De Prisco, molto attento all'esotico. “Lavoriamo anche con operatori delle regioni vicine a noi. Vendiamo banane, ananas, avocado, passion fruit, papaya. L'avocado è entrato far parte anche della dieta europea prima si vendeva soprattutto alle etnie indiane e marocchine, oggi lo mangiano tutti, è diventato un frutto di largo consumo e cresce di continuo la richiesta”.
Si consuma bene. “Ci sono più qualità ma si vendono tutte, anche se si preferisce il Pinkerton perchè più resistente e poi l'Hass ritenuto più saporito. Il mango arriva in grosse quantità dalla Spagna e lo mangiano sempre più gli italiani. Vendiamo l'esotico in Campania, Molise, Basilicata”. Sul locale “si vendono le fragole si tratta solo di prodotto italiano che si vende in particolare nei periodi festivi”.
Un altro operatore interpellato è Sabatino Lombardi, azienda di famiglia e una grande presenza su diversi fronti. A iniziare dalla vendita delle mele Melinda di cui è il più grande acquirente in Italia, ma è importante anche l'importazione dei frutti esotici e di categoria premium, come dimostra l'allestimento nella foto. Insomma, si lavora oltre il locale riuscendo a essere un punto di riferimento per gli operatori di più regioni.